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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

ABS bond

 Gli  ABS bond  sono titoli di debito emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione e possono essere garantite da attivi come mutui ipotecari privati e commerciali, finanziamenti di vario genere come quelli erogati per l'acquisto di automobili e le carte di credito. I flussi di pagamenti provenienti dai mutui e dai crediti servono per pagare l'interesse e rimborsare il capitale degli   ABS bond  emessi. A differenza delle obbligazioni bancarie garantite, dove le obbligazioni vengono emesse dalla banca e sono garantite da titoli di credito, mutui e altri crediti, ceduti ad una società veicolo che ha patrimonio separato e non è attaccabile dai creditori della banca, gli  ABS bond  sono emessi direttamente dalla società veicolo per acquistare i crediti e i mutui dalla banca.  Gli  ABS bond  emessi dalla società veicolo possono essere di un'unica classe, ovvero tutte gli  ABS bond  hanno la stesso grado di rivalsa sugli attivi della società, oppure di più classi per distri

CDS spread

 Il CDS spread è il tasso di interesse al di sopra del tasso di interesse monetario che viene pagato alla controparte per proteggersi dall’evento di credito specificato nel contratto CDS.    Il  CDS spread  rappresenta il rischio di credito dell'emittente oggetto del contratto CDS.  Per il compratore del CDS, il CDS spread rappresenta il premio periodico necessario per proteggersi dal default dell'emittente oggetto di contratto. Per il venditore del CDS, il CDS spread rappresenta il rendimento necessario al di sopra del tasso monetario per poter assumersi il rischio di credito dell’emittente sottostante il CDS. Maggiore il CDS spread , maggiore il rischio di credito dell'emittente oggetto del CDS.

CDS (obbligazioni)

 Nelle obbligazioni, i   CDS ( Credit Default Swap)  sono contratti derivati nelle quali il compratore effettua pagamenti periodici alla controparte in cambio dell'impegno di quest'ultima a garantire le perdite derivante dall’evento di credito specificato nel contratto.  I   CDS  sono  concettualmente assimilabili ad un contratto assicurativo nel quale si paga un premio per assicurarsi contro il rischio di credito,  permettendo di trasferire il rischio di credito ad un terzo.  Ogni contratto  CDS  specifica il valore nozionale del contratto, che rappresenta il valore della protezione offerta dal  CDS  e una data di scadenza, entro il quale la garanzia è valida. a fronte di tale garanzia, il compratore del  CDS  paga un premio periodico, definito CDS spread .  Conseguentemente,  chi compra i  CDS  ha un'esposizione corta sul credito sottostante, in quanto la sua posizione avrà un profitto nel caso il merito creditizio dell'emittente deteriori. Al contrario, il venditore

Cartolarizzazione sintetica tranched cover

 La cartolarizzazione sintetica   tranched cover  è una forma particolare di cartolarizzazione sintetica dove il portafoglio di credito oggetto di cartolarizzazione rimane sul bilancio della banca e vengono idealmente emesse due tranche, una senior e una subordinata. Nella  cartolarizzazione sintetica   tranched cover , la banca si assume il rischio della tranche senior mentre il rischio della tranche subordinata viene coperto con derivati di credito come i CDS (Credit Default Swap). Ti potrebbe interessare anche: Cartolarizzazione sintetica CDS: Credit Default Swap

Advisor (finanza)

 In finanza, l' advisor  è la banca di investimento che assiste l'azienda nella realizzazione di un'operazione di finanza straordinaria, ovvero operazioni di  fusioni e acquisizioni (M&A)  ed emissioni di titoli obbligazionari ed azionari per raccogliere risorse sia sul mercato finanziario pubblico e privato. L' adivsor è solitamente nominato nel comunicato stampa con il quale l'azienda annuncia l'operazione.

Advisor finanziario

 L' advisor finanziario è la banca di investimento che assiste l'azienda nella realizzazione di un'operazione di finanza straordinaria, ovvero operazioni di fusioni e acquisizioni (M&A) ed emissioni di titoli obbligazionari ed azionari per raccogliere risorse sia sul mercato finanziario pubblico e privato. L' adivsor finanziario è solitamente nominato nel comunicato stampa con il quale l'azienda annuncia l'operazione.

Commitment fee

 La  commitment fee  è la commissione pagata sulle risorse finanziare che la banca "impegna" mettendole a   disposizione ma che non vengono prese a prestito dal debitore. Ti potrebbe interessare anche: Linea di credito committed

Options (finanza)

 In finanza, le  options  sono contratti derivati in cui il compratore paga un premio per avere il diritto, ma non l'obbligo, di comprare o vendere l'attivo sottostante ad un prezzo prefissato ad una data futura. Le call conferiscono il diritto di comprare il sottostante mentre le   put danno il diritto di vendere il sottostante. Quando le  options  vengono esercitate, la controparte del contratto è obbligata a vendere o comprare il titolo sottostante al prezzo predeterminato. Le  options  sono costituite dal premio pagato per l'acquisto, che rappresenta il prezzo delle  options,  dal prezzo prefissato al quale è possibile compravendere il sottostante, definito prezzo di esercizio o strike price, il sottostante, ovvero l'attivo che viene compravenduto una volta esercitate le  options , la modalità con la quale viene regolato il contratto, se con consegna fisica del sottostante o in contanti, e la data di scadenza, ovvero quando è possibile esercitare le  options . In  b

Titoli obbligazionari

  I  titoli obbligazionari  sono titoli di debito emessi da governi e società per prendere a prestito capitale dagli investitori, con l'obbligo contrattuale di restituirlo a scadenza e di pagare l'interesse pattuito.  I  titoli obbligazionari  si differenziano dalle azioni per l'obbligo contrattuale di restituire il capitale, cosa non dovuta a chi sottoscrive un aumento di capitale o è in possesso di azioni.   I  titoli obbligazionari  emessi da governi sono utilizzati per finanziare la spesa pubblica mentre i  titoli obbligazionari     emessi  dalle aziende finanziano la crescita o raccolgono  risorse  per esigenze di capitale circolante. Altri emittenti di  titoli obbligazionari   sono le amministrazioni locali, le agenzie governative e enti sovranazionali.  Gli elementi che caratterizzano i  titoli obbligazionari  sono il  valore nominale , la cedola ed il  tasso di rendimento effettivo a scadenza .  Il valore nominale  è il valore che verrà rimborsato a scadenza.  La ce

ROE (finanza)

 In finanza, il  ROE (Return On Equity)  è la redditività del capitale proprio, ed è dato dal rapporto tra l'utile netto rettificato per poste non ricorrenti e il capitale netto. Il  ROE  è in funzione della redditività dell'azienda, ovvero di quanto utile produce ogni unità di fatturato, del tasso di rotazione degli attivi aziendali, ovvero il fatturato prodotto per ogni unità di attivo aziendale, ed in fine dall'utilizzo di leva finanziaria, calcolato come rapporto tra l'attivo aziendale ed il patrimonio netto. A parità di condizioni, maggiore il  ROE  e maggiore la redditività dell'azienda.

Call (finanza)

 In finanza, le  call sono opzioni che conferiscono il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare, ad un prezzo prefissato, l'attivo sottostante entro una data prestabilita. Qualora il prezzo del sottostante sia inferiore al prezzo di esercizio, la  call  non verrà esercitata, in quanto sarebbe più conveniente acquistare il sottostante al prezzo di mercato.  Quindi, per il compratore, la perdita massima della  call  è il premio pagato per il suo acquisto, e allo stesso tempo, il profitto potenziale è illimitato, in quanto non vi è limite al rialzo del prezzo del sottostante. Al contrario, il venditore della  call , incassa il premio dalla vendita  e avrà un profitto se il prezzo del sottostante è inferiore al prezzo di esercizio dell'opzione, ovvero se la  call  non viene esercitata. Qualora l'opzione venisse esercitata, il venditore avrebbe una perdita data dalla differenza tra il prezzo del sottostante ed il prezzo di esercizio, in parte compensata dal premio incassato

Rapporto di copertura del servizio del debito

 Il rapporto di copertura del servizio del debito  è dato dal rapporto tra l'ammontare dei ricavi al netto delle spese operative, ovvero il reddito operativo lordo, e l'ammontare degli interessi e quota capitale di finanziamenti e leasing in essere, ed esprime la capacità dell'azienda di far fronte ai propri debiti. Il  rapporto di copertura del servizio del debito  è un'indicatore del rischio di credito dell'azienda e a parità di condizioni, un maggiore  rapporto di copertura del servizio del debito  corrisponde ad un miglior merito creditizio.  

Debt Service Coverage Ratio

 Il debt service coverage ratio  è dato dal rapporto tra l'ammontare dei ricavi al netto delle spese operative, ovvero il reddito operativo lordo, e l'ammontare degli interessi e quota capitale di finanziamenti e leasing in essere, ed esprime la capacità dell'azienda di far fronte ai propri debiti. Il  debt service coverage ratio  è un'indicatore del rischio di credito dell'azienda e a parità di condizioni, un maggiore  debt service coverage ratio  corrisponde ad un miglior merito creditizio.  

Indice DSCR

 L' indice DSCR (Debt Service Coverage Ratio)  è dato dal rapporto tra l'ammontare dei ricavi al netto delle spese operative, ovvero il reddito operativo lordo, e l'ammontare degli interessi e quota capitale di finanziamenti e leasing in essere, ed esprime la capacità dell'azienda di far fronte ai propri debiti. L' indice   DSCR  è un'indicatore del rischio di credito dell'azienda e a parità di condizioni, un maggiore indice   DSCR  corrisponde ad un miglior merito creditizio.  

Polizze warranty & indemnity

  Le  polizze w arranty & indemnity  sono polizze  utilizzate nelle  fusioni e acquisizioni (M&A)  in cui il contratterete è solitamente l'azienda acquirente, che ha lo scopo di coprire il rischio finanziario  derivante dal non rispetto  delle rappresentazioni e garanzie enunciate dal venditore.

R&W (M&A)

  In M&A , R&W (Representations and Warranties)  è una clausola contrattuale caratterizzata da una serie di rappresentazioni e garanzie enunciate sia dal compratore che dal venditore che, qualora non venissero rispettate, possono dare origine ad un indennizzo o al termine dell'accordo. Ti potrebbe interessare anche: W&I (M&A)

W&I (M&A)

In M&A , W&I (Warranty & Indemnity) rappresenta una polizia assicurativa in cui il contratterete è solitamente l'azienda acquirente, che ha lo scopo di coprire il rischio finanziario  derivante dal non rispetto  delle rappresentazioni e garanzie enunciate dal venditore. Ti potrebbe interessare anche: R&W (M&A)

Debt sizing

  Il  debt sizing  è l'analisi dell'ammontare di debito per finanziare il progetto che si ritiene essere sostenibile  in funzione della distribuzione, in termini di valore e temporali, dei flussi di cassa generati dal progetto stesso. Ti potrebbe interessare anche: Debt sculpting

Debt sculpting

 Il debt sculpting è l'attività di profilazione dei pagamenti periodici, interessi e ammortamento del capitale, del debito contratto per finanziare un progetto, in modo da combinarli con il flusso di cassa periodico derivante dal progetto, in modo da ridurne il rischio finanziario. Ti potrebbe interessare anche: Debt sizing

Cash sweep (covenant)

 Il  cash sweep  è un covenant di un contratto di finanziamento che obbliga il debitore a trasferire al creditore i fondi rimanenti dopo aver pagato le spese operative e gli interessi sul debito.  Il  cash sweep  ha l'obiettivo di ridurre l'ammontare dell'esposizione per il creditore rimborsando anticipatamente parte del capitale del finanziamento. Il  cash sweep  è solitamente prevista per finanziamenti erogati a business ciclici e particolarmente indebitati. Ti potrebbe interessare anche: Covenant (finanza) Debt sculpting

Derivati subprime

 I  derivati subprime  sono strumenti derivati che hanno come sottostante i mutui subprime, e permettono di avere esposizione al rialzo, o al ribasso, dell'andamento dei mutui subprime.  Ti potrebbe interessare anche: Mutui subprime CDO (mutui subprime)

CDO (mutui subprime)

 I  CDO su mutui subprime  sono titoli di debito garantiti da un portafoglio composto da mutui subprime . I  CDO su mutui subprime vengono emessi in tranche, ovvero diverse classi di emissione, ognuna delle quali ha diversa priorità sui flussi di cassa del portafoglio di mutui subprime e una diversa gerarchia nell'assorbimento delle perdite, distribuendone il rischio. Ti potrebbe interessare anche: CDO (finanza) Mutui subprime

SPV (finanza)

 In finanza, la  SPV (Special Purpose Vehicle)  è la società costituita appositamente per l'acquisto dei crediti dall'istituzione finanziaria, finanziato dall'emissione di titoli di debito, che verrano rimborsati con i flussi di cassa generati dal portafoglio di crediti acquisito. Il bilancio della  SPV  è costituito dai crediti acquisiti per quanto riguarda l'attivo, mentre il passivo è costituito dai titoli di debito emessi. Ti potrebbe interessare anche: ABS (finanza) MBS (finanza) CDO (finanza) Cartolarizzazione sintetica Cartolarizzazione immobiliare

D/E ratio

Il  D/E ratio  rappresenta l'indice di indebitamento di un'azienda, ed è dato dal rapporto  tra debito e equity (mezzi propri). Il  D/E ratio  è conseguenza della politica finanziaria adottata dal management. Il  D/E ratio  è utilizzato, insieme ad altri indicatori, per valutare la solidità finanziaria della società.

D/E (indice)

  L' indice D/E  rappresenta l'indice di indebitamento di un'azienda, ed è dato dal rapporto  tra debito e equity (mezzi propri). L' indice   D/E  è conseguenza della politica finanziaria adottata dal management. L' indice   D/E  è utilizzato, insieme ad altri indicatori, per valutare la solidità finanziaria della società.

D/E (economia)

  In economia, D/E  è il  rapporto tra debito e equity (mezzi propri) di un'azienda. Il  D/E  è conseguenza della politica finanziaria adottata dal management. Il  D/E  è utilizzato, insieme ad altri indicatori, per valutare la solidità finanziaria della società.

Rapporto di indebitamento (bilancio)

 In bilancio, il  rapporto di indebitamento  è dato dal  rapporto tra debito e mezzi propri (equity) di un'azienda. Il  rapporto di indebitamento  è conseguenza della politica finanziaria adottata dal management. Il  rapporto di indebitamento  è utilizzato, insieme ad altri indicatori, per valutare la solidità finanziaria della società. Ti potrebbe interessare anche: Rapporto di indebitamento ottimale Rapporto di indebitamento negativo Indebitamento finanziario netto

Razionamento del credito

 Il razionamento del credito è una limitazione del credito concesso da parte dell'istituto finanziario che può risultare in una mancata erogazione del finanziamento nonostante il debitore sia in grado di ripagarlo oppure in una concessione del finanziamento per un importo inferiore rispetto a quanto richiesto dal debitore. Il razionamento del credito si ha sopratutto durante periodi di recessione economica .

Derivati su crediti

  I   derivati su crediti   sono strumenti derivati dove il sottostante è rappresentato dal rischio di credito dell'emittente oggetto del contratto, e derivano il proprio valore dall'andamento della qualità del credito. I  derivati  su crediti  sono contratti che vengono eseguiti qualora eventi specifici accadano. Per questo motivo, devono essere specificati:  emittente di riferimento: ovvero l'emittente la cui qualità del credito è oggetto del contratto, titolo di debito di riferimento: ovvero il titolo di debito oggetto del derivato di credito, evento di credito: l'evento specifico che determinano l'esecuzione del contratto derivato. I  derivati  su crediti  sono utilizzati per proteggersi dal rischio di credito, che può essere espresso in due forme principali: il default dell'emittente o un deterioramento del merito creditizio che si riflette in un maggiore spread nei titoli di debito emessi dell'emittente. Nel primo caso ci si copre dal rischio che l'

Beta negativo (finanza)

 In finanza, beta negativo indica che il titolo ha una relazione inversa con i rendimenti del mercato: quando il mercato ha rendimenti positivi, il titolo ha rendimenti negativi e viceversa. Un beta negativo , rispetto al mercato azionario, è tipico delle obbligazioni. Non a caso le obbligazioni vengono utilizzate per diversificare un portafoglio azionario e ridurre io rischio complessivo del portafoglio. 

Indice TWRR

 L' indice TWRR  rappresenta il tasso di crescita di una unità di denaro inizialmente investita nel portafoglio. Per calcolare correttamente l' indice TWRR , il portafoglio deve essere valorizzato ogni qualvolta che si presenti un flusso di cassa in entrata o in uscita. Se non ci sono flussi di cassa durante il periodo di valutazione, l' indice TWRR  è dato dal  valore finale del portafoglio rispetto al suon valore iniziale. Se invece sono presenti flussi di cassa, l' indice TWRR  del portafoglio sarà dato capitalizzando i vari  indici TWRR  calcolati durante i periodi intercorsi tra un flusso di cassa e l'altro.

PIL nominale e PIL reale

 Il PIL nominale e il PIL reale sono due modalità di calcolo con il quale possibile misurare il PIL di un paese. Il  PIL nominale  e il  PIL reale si differenziano tra loro per l'inclusione o meno dell'in frazione nel calcolo del PIL.  Il PIL nominale è definito come il valore di beni e servizi prodotti all'interno di un paese a prezzi correnti. Quindi il PIL nominale tiene conto dell'andamento dell'inflazione nel misurare l'economia di un paese. Per misurare il livello di attività economica all'interno di un paese, è utile cercare di escludere la variazione dei prezzi, in quanto un aumento dei soli prezzi non è sinonimo di una maggiore attività economica. Per fare ciò, gli economisti utilizzano il PIL reale , che rappresenta il valore di prodotti e servizi a prezzi mantenuti invariati rispetto all'anno scorso. Ti potrebbe interessare anche: PIL (economia)

PIL (economia)

 In economia, il PIL è il prodotto interno lordo, e rappresenta il valore di mercato dei prodotti e servizi prodotti all'interno di un paese in un determinato lasso di tempo o, in maniera equivalente, il reddito di tutte le persone, aziende e lo stesso governo, all'interno di un paese in un determinato periodo temporale. Quindi il PIL quantifica la grandezza dell'economia di un paese. Il valore del PIL, e quindi dell'attività economica di un paese, è dato fondamentalmente da quattro elementi che costituiscono la colonna portante di un'economia: consumi, investimenti, spesa pubblica e saldo commerciale.                  PIL = Consumi + Investimenti + Spesa Publica + (Esportazioni - Importazioni) Consumi : sono dati dal acquisto di beni e servizi da parte degli abitanti di un paese. Investimenti : rappresentano gli investimenti fatti dalle aziende per espandere la propria capacità produttiva. Spesa pubblica:  rappresenta la spesa per acquisire bene e servizi, come e

Multipli leading

I  multipli leading  sono multipli in cui la variabili fondamentali come  gli  EPS ,  valore di libro  o  FCF  sono quelli attesi nei prossimi 12 mesi, ovvero quelli stimati dagli analisti. Ti potrebbe interessare anche: Multipli trailing

Adjusted Present Value

   L' adjusted present value  è dato dalla somma del valore attuale netto ed il valore attuale dei benefici e dei costi accessori derivanti dalla modalità di finanziamento scelta, come ad esempio il beneficio dello  scudo fiscale del debito  ed i costi dell'emissione.

APV (economia)

   In economia, l' APV (Adjusted Present Value)  è dato dalla somma del VAN ed il valore attuale dei benefici e dei costi accessori derivanti dalla modalità di finanziamento scelta, come ad esempio il beneficio dello  scudo fiscale del debito  ed i costi dell'emissione.

APV (finanza)

  In finanza, l' APV (Adjusted Present Value)  è dato dalla somma del VAN ed il valore attuale dei benefici e dei costi accessori derivanti dalla modalità di finanziamento scelta, come ad esempio il beneficio dello  scudo fiscale del debito  ed i costi dell'emissione.

Propensione marginale al consumo

 La propensione marginale al consumo  rappresenta quanto di una unità aggiuntiva di reddito disponibile viene spesa ius consumo. La  propensione marginale al consumo  tende ad avere valori compresi tra 0 e 1: una  propensione marginale al consumo  pari a 1 significa che tutto il reddito marginale viene speso in consumi, una propensione marginale al consumo  pari a 0 significa che il reddito aggiuntivo non viene speso in consumi.

ERP (economia)

  In economia, l' ERP (Equity Risk Premium)  è il premio per il rischio di mercato, e rappresenta il rendimento extra, rispetto al tasso privo di rischio, richiesto dagli investitori per investire in uno strumento soggetto al rischio di mercato. L' ERP  è dato dalla differenza tra il rendimento atteso del mercato ed il tasso privo di rischio. A parità di condizioni, ad un maggiore  ERP , corrisponde un maggior rendimento atteso del titolo.  Ti potrebbe interessara anche: Rischio di mercato Coefficiente beta (finanza) Rendimento atteso Rendimento di mercato Portafoglio di mercato

ERP (finanza)

 In finanza, l' ERP (Equity Risk Premium) è il premio per il rischio di mercato, e rappresenta il rendimento extra, rispetto al tasso privo di rischio, richiesto dagli investitori per investire in uno strumento soggetto al rischio di mercato. L' ERP è dato dalla differenza tra il rendimento atteso del mercato ed il tasso privo di rischio. A parità di condizioni, ad un maggiore ERP , corrisponde un maggior rendimento atteso del titolo.  Ti potrebbe interessara anche: Rischio di mercato Coefficiente beta (finanza) Rendimento atteso Rendimento di mercato Portafoglio di mercato

Risultato economico integrato

 Il risultato economico integrato è il reddito contabile prodotto dall'azienda integrato dalla variazione del valore degli attivi immateriali detenuti in bilancio e dalle eventuali plusvalenze e minusvalenze non registrate contabilmente, date dalla cessione di attività e passività iscritte a bilancio.

Trading al ribasso

 Il trading   al ribasso  consiste nel trarre profitto dal calo del prezzo di un determinato strumento finanziario. Si può fare   trading   al ribasso  con lo short selling, ovvero prendendo a prestito un titolo che non si possiede, per poi riacquistarlo ad un prezzo inferiore e restituirlo o, in alternativa,  utilizzando i derivati. In linea generale, quando si fa  trading  al ribasso  la perdita potenziale è illimitata, in quanto il prezzo dello strumento può teoricamente salire all'infinito, mentre il profitto massimo che ci si può aspettare è pari al valore investito, in quanto il prezzo del titolo non può essere negativo. Un investitore decide di fare  trading  al ribasso  per due motivi principali: per pura speculazione o con l'obiettivo di coprire un rischio al quale è esposto. Se si vuole trarre profitto da uno scenario particolarmente negativo, l'investitore può decidere di fare  trading  al ribasso  senza detenere un titolo correlato in portafoglio. In questo modo

Investire al ribasso

Investire al ribasso  consiste nel trarre profitto dal calo del prezzo di un determinato strumento finanziario. Si può investire al ribasso  con lo short selling, ovvero prendendo a prestito un titolo che non si possiede, per poi riacquistarlo ad un prezzo inferiore e restituirlo o, in alternativa,  utilizzando i derivati. In linea generale, quando si investe al ribasso  la perdita potenziale è illimitata, in quanto il prezzo dello strumento può teoricamente salire all'infinito, mentre il profitto massimo che ci si può aspettare è pari al valore investito, in quanto il prezzo del titolo non può essere negativo. Un investitore decide di  investire al ribasso  per due motivi principali: per pura speculazione o con l'obiettivo di coprire un rischio al quale è esposto. Se si vuole trarre profitto da uno scenario particolarmente negativo, l'investitore può decidere di  investire al ribasso  senza detenere un titolo correlato in portafoglio. In questo modo,  investire al ribasso

Posizione rialzista

 La  posizione rialzista  consiste nel trarre profitto dal rialzo del prezzo dello strumento. Una  posizione rialzista  può essere creata acquistando un titolo oppure utilizzando gli strumenti derivati. A livello concettuale, con una  posizione rialzista  il profitto è teoricamente illimitato mentre la perdita di capitale è pari all'investimento iniziale. Ti potrebbe interessare anche: Posizione ribassista

Posizione ribassista

 La  posizione ribassista  consiste nel trarre profitto dal calo del prezzo di un determinato strumento. Una  posizione ribassista  può essere creata con una vendita allo scoperto, prendendo a prestito un titolo che non si possiede, per poi riacquistarlo e restituirlo, oppure,  utilizzando i derivati. In linea generale, quando si ha una  posizione ribassista , la perdita potenziale è illimitata, in quanto il prezzo dello strumento può teoricamente salire all'infinito, mentre il profitto massimo che ci si può aspettare è pari al valore investito, in quanto il prezzo del titolo non può essere negativo. Ti potrebbe interessare anche: Posizione rialzista

Mercato orso

 Il  mercato orso  è un mercato caratterizzato da un periodo prolungato di ribasso degli indici azionari, solitamente collegato ad una fase di rallentamento economico ed una politica monetaria restrittiva. Ti potrebbe interessare anche: Mercato toro

Mercato toro

 Il  mercato toro  è un mercato caratterizzato da un periodo prolungato di un aumento degli indici azionari, solitamente collegato ad una fase di espansione economica ed una politica monetaria accomodante. Ti potrebbe interessare anche: Mercato orso

EBIT (bilancio)

 In bilancio, l ' EBIT (Earnings Before Interest Taxes)  è il reddito operativo, al netto degli ammortamenti ed accantonamenti, direttamente attribuibile alla gestione operativa dell'azienda, e rappresenta la redditività della gestione caratteristica.  L' EBIT   è calcolato sottraendo al fatturato i costi direttamente correlati con la produzione dei beni e servizi venduti, i costi amministrativi, i costi commerciali e gli ammortamenti ed accantonamenti. A parità di condizioni, maggiore  l' EBIT   e maggiore la redditività dell'azienda. Ti potrebbe interessare anche: EBITDA (bilancio)

EBIT (economia)

 In economia, l ' EBIT (Earnings Before Interest Taxes)  è il reddito operativo, al netto degli ammortamenti ed accantonamenti, direttamente attribuibile alla gestione operativa dell'azienda, e rappresenta la redditività della gestione caratteristica.  L' EBIT   è calcolato sottraendo al fatturato i costi direttamente correlati con la produzione dei beni e servizi venduti, i costi amministrativi, i costi commerciali e gli ammortamenti ed accantonamenti. A parità di condizioni, maggiore  l' EBIT   e maggiore la redditività dell'azienda. Ti potrebbe interessare anche: EBITDA (economia)

EBITDA (bilancio)

 In bilancio, l' EBITDA (Earnings Before Interest Taxes Depreciation Amortization)  è il reddito operativo, al lordo di ammortamenti ed accantonamenti, oneri finanziari e tasse, direttamente attribuibile alla gestione operativa dell'azienda, e rappresenta un'indice di redditività ed un'approssimazione dei flussi di cassa della gestione caratteristica dell'azienda. L' EBITDA   rappresenta il reddito disponibile per il reinvestimento per il mantenimento della predizione ed il pagamento di tasse ed oneri fiscali.    L' EBITDA  è calcolato sottraendo al fatturato i costi direttamente correlati con la produzione dei beni e servizi venduti, i costi amministrativi e commerciali. A parità di condizioni, maggiore l' EBITDA   e maggiore la redditività dell'azienda. Ti potrebbe interessare anche: EBIT (bilancio)

EBITDA (economia)

In economia, l' EBITDA (Earnings Before Interest Taxes Depreciation Amortization)  è il reddito operativo, al lordo di ammortamenti ed accantonamenti, oneri finanziari e tasse, direttamente attribuibile alla gestione operativa dell'azienda, e rappresenta un'indice di redditività ed un'approssimazione dei flussi di cassa della gestione caratteristica dell'azienda. L' EBITDA   rappresenta il reddito disponibile per il reinvestimento per il mantenimento della predizione ed il pagamento di tasse ed oneri fiscali.    L' EBITDA  è calcolato sottraendo al fatturato i costi direttamente correlati con la produzione dei beni e servizi venduti, i costi amministrativi e commerciali. A parità di condizioni, maggiore l' EBITDA   e maggiore la redditività dell'azienda. Ti potrebbe interessare anche: EBIT (economia)

Titoli a tasso variabile

 I titoli a tasso variabile sono titoli obbligazionari la cui cedola varia in base ad un tasso di riferimento. La cedola dei  titoli a tasso variabile  è data dal tasso di riferimento più uno spread, che rimane costante durante la vita dell'obbligazione. I  titoli a tasso variabile  resettano la cedola ad intervalli regolari, solitamente trimestralmente, per riflettere l'andamento dei tassi di mercato.  Dato che la cedola segue i tassi di mercato, i  titoli a tasso variabile  espongono al rischio di tasso di interesse solo nell'intervallo di tempo che passa tra le due date di reset della cedola. Per questo motivo, i  titoli a tasso variabile  hanno una bassa sensibilità alle variazioni dei tassi di interesse con una duration prossima allo zero. I  titoli a tasso variabile  sono comunque esposti al rischio di credito dell'emittente. Ti potrebbe interessare anche: Titoli a reddito fisso

Titoli a reddito fisso

  I titoli a reddito fisso  sono titoli di debito emessi da governi e società per prendere a prestito capitale dagli investitori, con l'obbligo contrattuale di restituirlo a scadenza e di pagare l'interesse pattuito. I  titoli a reddito fisso  si differenziano dalle azioni per l'obbligo contrattuale di restituire il capitale, cosa non dovuta a chi sottoscrive un aumento di capitale o è in possesso di azioni.   I  titoli a reddito fisso  emessi da governi sono utilizzati per finanziare la spesa pubblica mentre i  titoli a reddito fisso  emessi  dalle aziende finanziano la crescita o raccolgono  risorse  per esigenze di capitale circolante. Altri emittenti di  titoli a reddito fisso   sono le amministrazioni locali, le agenzie governative e enti sovranazionali.  Gli elementi che caratterizzano i  titoli a reddito fisso  sono il  valore nominale , la cedola ed il  tasso di rendimento effettivo a scadenza .  Il valore nominale  è il valore che verrà rimborsato a scadenza.  La c

PEG ratio

 Il  PEG ratio  è il rapporto tra il P/E e la crescita prevista degli utili. Il  PEG ratio   indica quanto si paga per un punto percentuale di crescita degli utili, fornendo un'idea di quanto "cara" è  la crescita. Il  PEG ratio   assume che esista una relazione lineare tra il P/E di una azione e la crescita degli utili, non considerando altre variabili che influenzano il P/E, come posizione competitiva e modello di business. A parità di condizioni, un'azione che presenta un  PEG ratio   inferiore ad 1 è considerata "sottovalutata", in quanto il P/E non riflette la crescita prevista degli utili. Al contrario, se l'azione presenta un  PEG ratio   superiore ad 1, l'azione è considerata sopravvalutata, in quanto il rapporto prezzo-utili riflette una crescita superiore a quella stimata.

Rapporto PEG

 Il rapporto   PEG  è il rapporto tra il P/E e la crescita prevista degli utili. Il  rapporto   PEG   indica quanto si paga per un punto percentuale di crescita degli utili, fornendo un'idea di quanto "cara" è  la crescita. Il  rapporto   PEG   assume che esista una relazione lineare tra il P/E di una azione e la crescita degli utili, non considerando altre variabili che influenzano il P/E, come posizione competitiva e modello di business. A parità di condizioni, un'azione che presenta un  rapporto   PEG   inferiore ad 1 è considerata "sottovalutata", in quanto il P/E non riflette la crescita prevista degli utili. Al contrario, se l'azione presenta un  rapporto   PEG   superiore ad 1, l'azione è considerata sopravvalutata, in quanto il rapporto prezzo-utili riflette una crescita superiore a quella stimata.

PEG (finanza)

 In finanza, il  PEG (P/E to growth)  è il rapporto tra il P/E e la crescita prevista degli utili. Il  PEG  indica quanto si paga per un punto percentuale di crescita degli utili, fornendo un'idea di quanto "cara" è  la crescita. Il  PEG  assume che esista una relazione lineare tra il P/E di una azione e la crescita degli utili, non considerando altre variabili che influenzano il P/E, come posizione competitiva e modello di business. A parità di condizioni, un'azione che presenta un  PEG  inferiore ad 1 è considerata "sottovalutata", in quanto il P/E non riflette la crescita prevista degli utili. Al contrario, se l'azione presenta un  PEG  superiore ad 1, l'azione è considerata sopravvalutata, in quanto il rapporto prezzo-utili riflette una crescita superiore a quella stimata.

PEG (azioni)

 Nelle azioni, il  PEG (P/E to growth)  è il rapporto tra il P/E e la crescita prevista degli utili. Il  PEG indica quanto si paga per un punto percentuale di crescita degli utili, fornendo un'idea di quanto "cara" è  la crescita. Il  PEG assume che esista una relazione lineare tra il P/E di una azione e la crescita degli utili, non considerando altre variabili che influenzano il P/E, come posizione competitiva e modello di business. A parità di condizioni, un'azione che presenta un  PEG inferiore ad 1 è considerata "sottovalutata", in quanto il P/E non riflette la crescita prevista degli utili. Al contrario, se l'azione presenta un PEG superiore ad 1, l'azione è considerata sopravvalutata, in quanto il rapporto prezzo-utili riflette una crescita superiore a quella stimata.

Orso (economia)

  In economia, l' orso  è il termine utilizzato per descrivere un mercato ribassista. Si utilizza la figura dell' orso  perchè è un animale che attacca dall'alto verso il basso, replicando l'andamento di un mercato in ribasso. Ti potrebbe interessare anche: Toro (economia)

Toro (economia)

 In economia, il  toro  è il termine utilizzato per descrivere un mercato rialzista. Si utilizza la figura del  toro  perchè è un animale che attacca dal basso verso l'alto, replicando l'andamento di un mercato in rialzo. Ti potrebbe interessare anche: Orso (economia)

Rotation (trading)

  Nel trading , la  rotation  è un approccio top down alla strategia di investimento, che da maggior o minore peso ai vari settori che compongono l'indice azionario in base al ciclo economico. Un modo efficiente per implementare la  rotation  è attraverso l'utilizzo di ETF settoriali, che replicano singoli settori. Ti potrebbe interessare anche: ETF settoriali Posizione lunga e corta Analisi (strategia) top-down

Market neutral (trading)

 Nel trading , la strategia market neutral utilizza posizioni lunghe e corte per neutralizzare il rischio di mercato. La market neutral essenzialmente annulla il beta del portafoglio, e quindi rende la sensibilità del portafoglio neutrale al mercato, ovvero il rischio diviene indipendente dal rischio di mercato. La market neutral non è correlata con le tradizionali classi di attivo come azioni e obbligazioni, ma è legata all'abilità del gestore di identificare azioni sopravalutate e sottovalutate e dalla correlazione tra posizione lunghe e corte. Il vantaggio della market neutral è che si possono sfruttare idee sia sul rialzo che sul ribasso dei prezzi, ampliando lo spettro delle possibili soluzioni d'investimento.

Prodotto finanziario strutturato

 Un prodotto finanziario strutturato è un prodotto che combina un'obbligazione tradizionale con strumenti derivati per alterarne il flusso di cassa ed il profilo rischio/rendimento. Il  prodotto finanziario strutturato  può variare l'esposizione della cedola al tasso di interesse o legare il valore della cedola e del rimborso del capitale all'andamento del bene reale o finanziario sottostante il contratto derivato. A scadenza, il  prodotto finanziario strutturato  prevede il rimborso del valore nominale dell'obbligazione, che può essere garantito, oppure assorbire parte delle perdite se l'indice o prodotto finanziario al quale si ha esposizione attraverso il contratto derivato dovesse generare delle perdite a livello assoluto o superiori ad una determinata soglia. Data la struttura complessa, il valore di un  prodotto finanziario strutturato  è in funzione di fattori che influenzano la componente tradizionale dell'obbligazione, come il livello dei tassi di inte

Rischio in finanza

 Il rischio in finanza è comunemente associato alla volatilità, ovvero a quanto i rendimenti si discostano dal rendimento atteso ed è data dalla dispersione generata dai rendimenti positivi e negativi. A parità di condizioni, maggiore la volatilità e maggiore il rischio associato.

Prodotti OTC (finanza)

 In finanza, i  prodotti   OTC  sono prodotti finanziari scambiati in mercati over-the-counter dove la compravendita avviene direttamente da un'istituzione finanziaria che ha il titolo nel proprio inventario di titoli, che propone il bid/ask al quale è disposto a scambiarlo. I  prodotti   OTC  non rispettano gli standard di ammissione delle borse regolamentate e, conseguentemente, offrono poca liquidità e un basso livello di disclosure finanziaria. 

Split azionario

  Lo  split azionario  è un'operazione attraverso la quale la società  aumenta il numero di azioni in circolazione, senza modificarne il valore economico, in quanto l'operazione è neutra dal punto di vista della creazione di valore per gli azionisti.  Ad esempio, se la società ha 5 milioni di azioni in  circolazione, un prezzo di €50 ad azione, ed un dividendo di €1,50 per azione pari ad un 3,00%, e una capitalizzazione di mercato pari a €250 milioni, e decide di frazionarle con 2 azioni per ogni azione posseduta. A questo punto avremmo 10 milioni di azioni in circolazione, ad un prezzo di €25 ad azione, per una capitalizzazione di mercato pari a €250 milioni ed un dividendo di €0,75 ad azione, per un rendimento del 3,00%, come prima dello  split  azionario . Lo  split  azionario   può essere fatto quando il prezzo delle azioni è al di fuori degli investitori comuni, con l'obiettivo di allargare la base di investitori potenziali.

Split (economia)

 In economia, lo  split  è un'operazione attraverso la quale la società  aumenta il numero di azioni in circolazione, senza modificarne il valore economico, in quanto l'operazione è neutra dal punto di vista della creazione di valore per gli azionisti.  Ad esempio, se la società ha 5 milioni di azioni in  circolazione, un prezzo di €50 ad azione, ed un dividendo di €1,50 per azione pari ad un 3,00%, e una capitalizzazione di mercato pari a €250 milioni, e decide di frazionarle con 2 azioni per ogni azione posseduta. A questo punto avremmo 10 milioni di azioni in circolazione, ad un prezzo di €25 ad azione, per una capitalizzazione di mercato pari a €250 milioni ed un dividendo di €0,75 ad azione, per un rendimento del 3,00%, come prima dello  split . Lo  split  può essere fatto quando il prezzo delle azioni è al di fuori degli investitori comuni, con l'obiettivo di allargare la base di investitori potenziali.

Listing (economia)

 In economia, il  listing  si riferisce alla quotazione in borsa di una società, le cui azioni entrano nel listino di borsa e possono essere scambiate liberamente nel mercato. A seguito della quotazione, l'azienda deve soddisfare determinati requisiti, emanati dalla borsa, per mantenere la propria quotazione.

Benchmark (economia)

 In economia, il  benchmark  è l'indice di riferimento al quale viene comparata la performance di un fondo. Il  benchmark  può essere rappresentativo di un mercato ampio o specifico, a seconda della diversità settoriale e geografica delle componenti. Il  benchmark  deve essere coerente con i fattori di rischio ai quale è esposto il fondo.

Momentum (economia)

 In economia, il  momentum  rappresenta la forza con il quale il prezzo sta seguendo il trend in essere. Gli indicatori del  momentum  sono calcolati per avere un valore da 0 a 100, in modo da far notare gli estremi, ovvero dove le compravendite sono più aggressive. Il  momentum  viene utilizzato per determinare quanto sia forte un trend che si è creato, e per monitorare i livelli estremi sia in fasi rialziste che ribassiste, che possono essere seguiti da un inversione del trend e per acquistare a livelli in cui le vendite si stanno esaurendo o vendere quando gli acquirenti sono troppo ottimisti.

DPO (economia)

 In economia, il  DPO  è il numero di giorni che mediamente l'azienda impiega a pagare i propri fornitori.Il  DPO  è dato dal rapporto tra la media dei  debiti commerciali  ed il costo del venduto del periodo, moltiplicato per il numero di giorni del periodo.  Un aumento del  DPO  è sintomatico di un'azienda  che aumenta i tempi di pagamento dei propri fornitori, con conseguente  aumento del flusso di cassa della gestione operativa. Una diminuzione del  DPO  è sintomatica di un'azienda che riduce tempi di pagamento dei propri fornitori, con conseguente aumento del flusso di cassa dalla gestione operativa.

WACC (economia)

 In economia, il  WACC  è il costo medio ponderato del capitale e   rappresenta il costo al quale l'azienda riesce a finanziare le proprie attività. Il  WACC  è dato dalla media tra il costo del debito (Kd), tenendo conto dell'effetto dello scudo fiscale, ed il costo del capitale proprio (Ke), ponderata per il peso del debito e del capitale proprio all'interno della struttura finanziaria dell'azienda. Il  WACC  è il tasso di sconto utilizzato per attualizzare i flussi di cassa nelle valutazioni di progetti ed aziende. Ove possibile, il  WACC  deve essere calcolato con valori di mercato. Ti potrebbe interessare anche: VAN (economia)  

Duration (economia)

 In economia, la  duration  rappresenta la scadenza media ponderata dei flussi di cassa generata dall'obbligazione necessaria per recuperare l'investimento iniziale, e misura la sensibilità del prezzo di una obbligazione al variare dei tassi d'interesse. La  duration  di un'obbligazione è determinata dalla cedola, dal  rendimento a scadenza   e dal tempo residuo alla scadenza dell'obbligazione. L'importo della cedola influisce sulla  duration  in quanto l'importo influisce sul valore attuale dei flussi di cassa generati dall'obbligazione e conseguentemente sul tempo di recupero dell'investimento. Il rendimento a scadenza   influisce sulla  duration  perché rappresenta il tasso di sconto dei flussi e quindi ne altera il valore attuale e conseguentemente la scadenza media con il quale vengono ricevuti. Infine la  duration  è influenzata il tempo rimanente alla scadenza del titolo. A parità di condizioni, un'obbligazione con  duration  più alta sarà

M&A (economia)

   In economia, il termine   M&A (Mergers & Acquisitions)   si riferisce alle operazioni di fusioni e acquisizioni che un'azienda decide di intraprendere con l'obiettivo di far crescere l'azienda. Ti potrebbe interessare anche: Tipologie di M&A Pipeline (M&A)

ETF (borsa)

  Con un'offerta capace di coprire ogni segmento del mercato, gli ETF sono diventati uno strumento diffusissimo tra gli investitori. Ci sono ETF su qualsiasi attivo, con esposizione lunga o corta, con leva o senza leva che permettono agli investitori di adottare diverse strategie d'investimento. Ma sappiamo cosa sono realmente gli ETF?        ETF: cosa sono? Per spiegare cosa sono gli ETF partiamo da qualcosa che sicuramente è più familiare: i fondi comuni. I fondi comuni sono organismi di investimento collettivo nel quale la società di gestione investe i fondi raccolti dai vari partecipanti del fondo. Gli investitori acquisiscono una partecipazione nel patrimonio del fondo e nella conseguente performance acquistando quote del fondo. Ogni giorno, la società di gestione calcola il valore complessivo del fondo e lo divide per il numero di quote esistenti, calcolando il NAV (Net Asset Value) per ogni singola quota. Gli ETF non sono altro che fondi comuni ma con una differenza sost

ETP (borsa)

  In borsa, gli  ETP (exchange traded products)  sono strumenti quotati in mercati regolamentati che forniscono un'esposizione a un determinato indice di riferimento. Gli  ETP  sono gestiti passivamente, limitandosi a replicare il benchmark ad un costo contenuto. La quotazione degli  ETP  presso le principali borse li rende strumenti relativamente liquidi, in quanto le azioni vengono create da intermediari autorizzati per far fronte alla variazione di domanda e gli scambi sono facilitati dai market makers. Inoltre a differenza dei tradizionali fondi comuni, gli  ETP  possono essere scambiati durante la sessione di borsa e non a fine giornata.  I principali  ETP  scambiati in borsa sono gli ETF, gli ETC e gli ETN: ETF (Exchange Traded Fund) sono gli ETP più diffusi e sono fondi di investimento a gestione passiva che hanno come sottostanti benchmark di attivi tradizionali come azioni e obbligazioni.  ETC (Exchange Traded Commodities) sono exchange traded products che hanno la forma d

ETN (borsa)

 In borsa, gli  ETN (Exchange Traded Notes)  sono obbligazioni senior non garantite emesse da istituzioni finanziarie il cui rendimento è legato ad un particolare indice. Gli  ETN  non pagano una cedola periodica, ma restituiscono il valore dell'indice replicato alla scadenza. Essendo titoli obbligazionari, gli  ETN  espongono al rischio di credito dell'emittente, ovvero che l'istituzione finanziaria che ha emesso l' ETN  non sia in grado di provvedere al rimborso a scadenza. Gli  ETN  sono scambiati in borsa al pari di altri ETP. Ti potrebbe interessare anche: ETP (borsa)

ETP (economia)

 In economia, gli  ETP (exchange traded products)  sono strumenti quotati in mercati regolamentati che forniscono un'esposizione a un determinato indice di riferimento. Gli  ETP  sono gestiti passivamente, limitandosi a replicare il benchmark ad un costo contenuto. La quotazione degli  ETP  presso le principali borse li rende strumenti relativamente liquidi, in quanto le azioni vengono create da intermediari autorizzati per far fronte alla variazione di domanda e gli scambi sono facilitati dai market makers. Inoltre a differenza dei tradizionali fondi comuni, gli  ETP  possono essere scambiati durante la sessione di borsa e non a fine giornata.  I principali  ETP  scambiati in borsa sono gli ETF, gli ETC e gli ETN: ETF (Exchange Traded Fund) sono gli ETP più diffusi e sono fondi di investimento a gestione passiva che hanno come sottostanti benchmark di attivi tradizionali come azioni e obbligazioni.  ETC (Exchange Traded Commodities) sono exchange traded products che hanno la forma