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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Convexity (finanza)

 In finanza, la convexity rappresenta la curva della relazione tra il prezzo di un'obbligazione ed i tassi di interesse, definendo la convessità della funzione prezzo. Rispetto alla duration, la convexity fornisce una migliore approssimazione della variazione di prezzo data una variazione del tasso di interesse, in quanto non  rappresenta un'approssimazione lineare, ma tiene conto della curvatura della funzione prezzo, la quale influisce sulla sensibilità che questo ha alle variazioni del tasso di interesse. A parità di condizioni, nel caso di un calo dei tassi di interesse, un titolo obbligazionario che presenta una maggiore convexity tenderà ad apprezzarsi di più rispetto ad un'obbligazione con una convexity inferiore. Allo stesso tempo, nel caso di un aumento dei tassi di interesse, un'obbligazione con maggiore convexity perderà meno valore rispetto d un titolo con convexity inferiore.  La convexity di un'obbligazione è influenzata da fattori come la scadenz

Collocamento pubblico titoli

 Il  collocamento pubblico dei titoli   è il collocamento di titoli obbligazionari e azionari al pubblico indistinto di investitori. Il  collocamento pubblico   dei titoli prevede elevati obblighi di trasparenza, predisponendo un prospetto informativo dove sono dettagliate le caratteristiche dei titoli in collocamento. Ti potrebbe interessare anche: Collocamento privato titoli

Collocamento privato titoli

 Il  collocamento privato dei titoli   è il collocamento di titoli obbligazionari e azionari sul mercato privato. Il  collocamento privato   dei titoli prevede meno obblighi di trasparenza, e per questo motivo è rivolto esclusivamente a investitori istituzionali. Rispetto alle obbligazioni quotate, i titoli obbligazionari   collocati sul mercato privato trattano un differenziale di credito maggiore, in quanto vi è minore liquidità e minori obblighi di disclosure. Allo stesso tempo, il  collocamento privato  delle obbligazioni richiede covenant finanziari più restrittivi rispetto ai titoli obbligazionari quotati. Ti potrebbe interessare anche: Collocamento pubblico titoli

Obbligazioni strutturate (derivati)

  Nei derivati, le  obbligazioni strutturate  sono titoli obbligazionari emessi da istituzioni finanziare che in incorporano strumenti derivati per alterarne il flusso di cassa ed il profilo rischio/rendimento rispetto ad un'obbligazione tradizionale.  Le  obbligazioni strutturate  possono variare l'esposizione della cedola al tasso di interesse o legare il valore della cedola e del rimborso del capitale all'andamento del bene reale o finanziario sottostante il contratto derivato. A scadenza, le  obbligazioni strutturate  prevedono il rimborso del valore nominale dell'obbligazione, che può essere garantito, oppure assorbire parte delle perdite se l'indice o prodotto finanziario al quale si ha esposizione attraverso il contratto derivato dovesse generare delle perdite a livello assoluto o superiori ad una determinata soglia. Data la loro struttura complessa, il valore delle  obbligazioni strutturate  è in funzione di fattori che influenzano la componente tradizionale

Titolo investment grade

  Un  titolo investment grade è un titolo obbligazionario che presenta un rischio minore di non rispettare i propri obblighi finanziari. Un titolo investment grade presenta i rating AAA, AA, A e BBB a seconda del proprio merito creditizio. Ti potrebbe interessare anche: AAA/Aaa Rating AA+/Aa1 Rating AA/Aa2 Rating AA-/Aa3 Rating A+/A1 Rating A/A2 Rating A-/A3 Rating BBB+/Baa1 Rating BBB/Baa2 Rating BBB-/Baa3 Rating

Valori finanziari certi, assimilati e presunti

 I  valori finanziari certi, assimilati e presunti  sono valori di natura finanziari che si distinguono per la possibilità che il valore monetario di realizzo differisca dal valore nominale. I  valori finanziari certi  sono valori monetari il cui valore di realizzo è equivalente al valore nominale, come ad esempio il valore dalla cassa in bilancio. I  v alori finanziari assimilati   sono valori di natura monetaria il cui valore nominabile è assimilabile al valore effettivo di realizzo, come ad esempio per i crediti commerciali denominati nella valuta di conto.  I  v alori finanziari presunti  sono valori di natura monetaria il cui valore nominale può differire dal valore effettivo di realizzo, come ad esempio per i crediti commerciali in valuta diversa dalla valuta di conto.

Valori numerari certi, assimilati e presunti

 I valori numerari certi, assimilati e presunti sono valori di natura monetaria che si distinguono per la possibilità che il valore monetario di realizzo differisca dal valore nominale. I  valori numerari certi  sono valori monetari il cui valore di realizzo è equivalente al valore nominale, come ad esempio il valore dalla cassa in bilancio. I  v alori numerari assimilati   sono valori di natura monetaria il cui valore nominale è assimilabile al valore effettivo di realizzo, come ad esempio per i crediti commerciali denominati nella valuta di conto.  I  v alori numerari presunti  sono valori di natura monetaria il cui valore nominale può differire dal valore effettivo di realizzo, come ad esempio per i crediti commerciali in valuta diversa dalla valuta di conto.

Valori numerari e valori economici

I  valori numerari e valori economici  sono le tipologie di valori che compongono il bilancio.  I  valori numerari  sono valori di natura monetaria che rappresentano i flussi monetari in entrate e in uscita e trovano la loro rappresentazione nello stato patrimoniale.  I  valori economici  sono valori di natura non monetaria che rappresentano i flussi non monetari in entrata e in uscita, e trovano la loro collocazione sia nel conto economico che nello stato patrimoniale. 

Valori numerari e non numerari

 I valori numerari e non numerari sono le tipologie di valori che compongono il bilancio.  I  valori numerari  sono valori di natura monetaria che rappresentano i flussi monetari in entrate e in uscita e trovano la loro rappresentazione nello stato patrimoniale.  I valori non numerari sono valori di natura non monetaria che rappresentano i flussi non monetari in entrata e in uscita, e trovano la loro collocazione sia nel conto economico che nello stato patrimoniale. 

Prezzo-utile per azione

  Il  prezzo-utile per azione  è il rapporto tra il prezzo di mercato dell'azione e l'utile per azione (EPS). Il Il  prezzo-utile per azione  rappresenta uno dei multipli di mercato maggiormente utilizzato per valutare le azioni. Solitamente, il Il  prezzo-utile per azione   è calcolato utilizzando   l'utile per azione diluito, depurato da costi non operativi e non ricorrenti. Questo permette di avere un'idea dell'utile generato dalla attività aziendale e permette una migliore valutazione della qualità degli utili e della performance aziendale. Solitamente un Il  prezzo-utile per azione  basso è associato ad azioni di tipo value, ovvero titoli che vengono valutati con multipli di mercato inferiori e he solitamente pagano un alto dividendo. UnIl  prezzo-utile per azione  alto è invece associato ad azioni di tipo growth, ovvero azioni che hanno prospettive di crescita superiori alla media del mercato e per le quali  gli investitori sono disposti a pagare un multiplo s

Rapporto P/E (azioni)

 Nelle azioni, il  rapporto P/E  è il rapporto tra il prezzo dell'azione e l'utile per azione (EPS). Il  rapporto  P/E  rappresenta uno dei multipli di mercato maggiormente utilizzato per valutare le azioni. Solitamente, il  rapporto  P/E   è calcolato utilizzando   l'utile per azione diluito, depurato da costi non operativi e non ricorrenti. Questo permette di avere un'idea dell'utile generato dalla attività aziendale e permette una migliore valutazione della qualità degli utili e della performance aziendale. Solitamente un  rapporto  P/E  basso è associato ad azioni di tipo value, ovvero titoli che vengono valutati con multipli di mercato inferiori e he solitamente pagano un alto dividendo. Un  rapporto  P/E  alto è invece associato ad azioni di tipo growth, ovvero azioni che hanno prospettive di crescita superiori alla media del mercato e per le quali  gli investitori sono disposti a pagare un multiplo superiore.  Inoltre il  rapporto  P/E  è influenzato da brand

Rapporto prezzo/utili (azioni)

  Nelle azioni, il  rapporto prezzo/utili  è il rapporto tra il prezzo dell'azione e l'utile per azione (EPS). Il  rapporto prezzo/utili  rappresenta uno dei multipli di mercato maggiormente utilizzato per valutare le azioni. Solitamente, il  rapporto prezzo/utili   è calcolato utilizzando   l'utile per azione diluito, depurato da costi non operativi e non ricorrenti. Questo permette di avere un'idea dell'utile generato dalla attività aziendale e permette una migliore valutazione della qualità degli utili e della performance aziendale. Solitamente un  rapporto prezzo/utili  basso è associato ad azioni di tipo value, ovvero titoli che vengono valutati con multipli di mercato inferiori e he solitamente pagano un alto dividendo. Un  rapporto prezzo/utili  alto è invece associato ad azioni di tipo growth, ovvero azioni che hanno prospettive di crescita superiori alla media del mercato e per le quali  gli investitori sono disposti a pagare un multiplo superiore.  Inoltre

Utile operativo lordo

 L' utile operativo lordo è l'utile operativo, al lordo di ammortamenti ed accantonamenti, oneri finanziari e tasse, direttamente attribuibile alla gestione operativa dell'azienda, e rappresenta un'indice di redditività ed un'approssimazione dei flussi di cassa della gestione caratteristica dell'azienda. L' utile operativo lordo   rappresenta l'utile disponibile per il reinvestimento per il mantenimento della predizione ed il pagamento di tasse ed oneri fiscali.    L' utile operativo lordo   è calcolato sottraendo al fatturato i costi direttamente correlati con la produzione dei beni e servizi venduti, i costi amministrativi e commerciali. A parità di condizioni, maggiore l' utile operativo lordo   e maggiore la redditività dell'azienda. Ti potrebbe interessare anche: Utile operativo netto

Utile operativo netto

 L' utile operativo netto è l'utile operativo, al netto degli ammortamenti ed accantonamenti, direttamente attribuibile alla gestione operativa dell'azienda, e rappresenta la redditività della gestione caratteristica. L' utile operativo netto  è calcolato sottraendo al fatturato i costi direttamente correlati con la produzione dei beni e servizi venduti, i costi amministrativi, i costi commerciali e gli ammortamenti ed accantonamenti. A parità di condizioni, maggiore l' utile operativo netto   e maggiore la redditività dell'azienda. Ti potrebbe interessare anche: Utile operativo lordo

Alpha (investimenti)

 Negli investimenti, l' alpha  misura la differenza tra il rendimento del fondo a gestione attiva ed il benchmark dichiarato e costituisce una misura della capacità del gestore di generare valore dalla propria gestione. L' alpha  può essere positivo, se il gestore genera un rendimento superiore al benchmark, oppure negativo se il rendimento della gestione è inferiore all'indice di riferimento.

Investimenti (attivo circolante)

 Nell'attivo circolante , gli  investimenti sono di breve termine e rappresentano le risorse assorbite a breve termine   dalla  gestione caratteristica . Gli investimenti nell'attivo circolante sono generalmente monetizzati entro i successivi 12 mesi. Rientrano tra gli investimenti d ell'attivo circolante  i  crediti commerciali  e le rimanenze. Gli investimenti nell'attivo circolante  influiscono sui flussi di cassa della gestione operativa: un aumento degli investimenti riduce il flusso di cassa operativo generando un assorbimento di risorse; una riduzione degli investimenti aumenta i flussi di cassa della gestione operativa liberando risorse.

Stallo decisionale

  Lo stallo decisionale è la situazione in cui  disaccordi in ambito strategico e finanziario tra i soci, o all'interno del consiglio di amministrazione, blocca il processo decisionale aziendale. Ti potrebbe interessare anche: Clausole anti-stallo

Attività fruttifere di interessi

 Le attività fruttifere di interessi sono quelle poste di attivo dello stato patrimoniale che fruttano un tasso di interesse, come ad esempio i finanziamenti concessi, i titoli di credito detenuti in bilancio ed altre poste dell'attivo fruttifere di interessi. Ti potrebbe interessare anche: Margine di interesse Margine di intermediazione

Assurance (revisione)

 Nella revisione, l' assurance è il gi udizio espresso sulla veridicità e correttezza del bilancio dell'azienda oggetto di revisione da parte della società di revisione dei conti. L' assurance  può essere espressa in forma positiva o negativa. Ti potrebbe interessare  anche: Positive assurance Negative assurance

Derecognition (crediti)

 Nei crediti la derecognition è la cessione e storno dei crediti commerciali detenuti in bilancio. La derecognition dei crediti permette di ottimizzare la gestione e del circolante, in particolare migliorando il DSO. Ti potrebbe interessare anche: DSO (crediti) DSO (factoring) Derecognition dei crediti cartolarizzati

DSO (factoring)

 Nel factoring, il DSO è utilizzato per determinare lo sconto nell'operazione di factoring, ovvero quanto pagato dal factor rispetto al valore facciale dei titoli. A parità di condizioni, maggiori il DSO e maggiore cos conto applicato. Ti potrebbe interessare anche: DSO (crediti)

DSO (crediti)

 Nei crediti, il  DSO  è il numero di giorni che mediamente l'azienda impiega ad incassare i crediti commerciali generati dalle vendite. La formula per il calcolo del  DSO  è dato dal rapporto tra la media dei crediti commerciali e  le vendite del periodo, moltiplicato per il numero di giorni del periodo.  Se il  DSO  aumenta, significa che l'azienda  impiega più tempo a monetizzare le vendite, causando una diminuzione del flusso di cassa della gestione operativa. Al contrario, se il  DSO  diminuisce, significa che l'azienda è più efficiente nella riscossione dei crediti commerciali, con conseguente aumento del flusso di cassa dalla gestione operativa. Ti potrebbe interessare anche: DSO (factoring)

Mercato finanziario secondario

 Il mercato finanziario secondario è dove gli investitori scambiano i titoli già emessi sul mercato primario.  Il  mercato finanziario secondario  può essere strutturato attraverso la borsa regolamentata o attraverso il mercato OTC (Over-The-Counter), che rappresenta un mercato non regolamentato. Nel mercato OTC avvengono il grosso della compravendita del mercato obbligazionario e dei derivati, mentre nella borsa regolamenta avviene per lo più la compravendita dei titoli azionari. Una delle caratteristiche più importanti del  mercato finanziario secondario  è la liquidità. Il  mercato finanziario secondario  si definisce liquido se presenta bid-ask spread (spread denaro-lettera) ridotti, e se è possibile eseguire ordini di grandi volumi senza influenzare il prezzo del titolo. Ti potrebbe interessare anche: Mercato finanziario primario

Mercato finanziario primario

 Il mercato finanziario primario  è il mercato dove le imprese e i governi finanziano la propria attività attraverso l'emissione di strumenti finanziari. Il  mercato finanziario primario è la sede dell'emissione di nuovi titoli, ovvero dive avvengono le offerte pubbliche iniziali (IPO) e il collocamento di obbligazioni. La presenza di un mercato secondario per i titoli collocati sul  mercato finanziario primario  è di fondamentale  importanza per società e governi, in quanto permette agli investitori di rivendere i titoli, e quindi di aumentarne la liquidità. Di conseguenza il premio di liquidità ed il costo degli strumenti collocati sul  mercato finanziario primario  diminuisce. Ti potrebbe interessare anche: Mercato finanziario secondario

NBV (crediti)

 Nei crediti,  NBV (Net Book Value)  è il valore contabile netto dei crediti detenuti in bilancio da un'istituzione finanziaria, ovvero il valore dei crediti rettificato per le perdite attese. Ti potrebbe interessare anche: GBV (crediti)

GBV (crediti)

 Nei crediti, GBV (Gross Book Value) è il valore contabile lordo dei crediti detenuti in bilancio da un'istituzione finanziaria, ovvero il valore dei crediti senza nessuna rettifica per la perdita attesa. Ti potrebbe interessare anche: NBV (crediti)

Contratto di servicing

Il contratto di servicing è il contratto con il quale la società veicolo affida al servicer il compito della riscossione dei crediti, della gestione del trasferimento del denaro, del recupero crediti e pignoramento della garanzia. Ti potrebbe interessare anche: Servicer (cartolarizzazione)

Servicing (crediti)

 Nei crediti, il servicing è l'attività gestione dei crediti che si sostanzia nella riscossione del pagamento, del trasferimento dell'ammontare riscosso al detentore effettivo del credito, del recupero crediti ed eventuale  pignoramento della garanzia. Ti potrebbe interessare anche: Contratto di servicing

Master servicer (NPL)

 Negli NPL, il  master servicer  è il soggetto che si occupa della composizione del pool di crediti e mutui,  del loro monitoraggio e delle attività operative della riscossione e incasso dei crediti. Ti potrebbe interessare anche: Special servicer (NPL)

RAROC

 Il  RAROC (Risk  Adjusted Return  On Capital)  è dato dal rapporto tra l'utile, rettificato per il rischio, generato dall'attività bancaria, ed il capitale allocato a tale attività, ed esprime la redditività rettificata per il rischio al quale la banca si espone. Il  RAROC  riflette il rischio dell'attività al solo numeratore, che viene rettificato al ribasso per riflettere il maggior rischio. L'effetto della rettifica è in relazione al fattore di rischio specifico all'attività bancaria in oggetto. Le rettifiche  che influenzano il valore del  RAROC  possono derivare dalla volatilità degli utili o dalla stima delle perdite attese. A seconda dell'attività bancaria svolta, varia il coefficiente di rischio applicato e, conseguentemente, il  RAROC  permette di confrontare il rendimento delle varie attività bancarie con diversi profili di rischio. Ti potrebbe interessare anche: RORAC

Overshooting (economia)

 In economia, l' overshooting è il termine utilizzato per   rappresenta un movimento di breve termine di una variabile economica che tende ad accentuare il trend di lungo periodo già esistente. Ti potrebbe interessare anche: Overshooting del tasso di cambio

Teoria del trade-off

 La  teoria del trade-off  si riferisce alla gerarchia delle varie fonti di capitale che le aziende dovrebbero seguire per reperire le risorse finanziarie necessarie alla propria crescita e espansione.  La  teoria  del trade-off   mette   al primo posto le risorse generate dalla stessa impresa, ovvero i flussi di cassa derivanti dalla gestione operativa. Al secondo posto vi è l'utilizzo di debito, sia attraverso l'accensione di finanziamenti bancari sia con emissioni obbligazionari. Infine l'azienda dovrebbe prendere in considerazione l'emissione azionaria.  La  teoria  del trade-off   identifica quindi l'autofinanziamento come la fonte primaria dal quale attingere le risorse necessarie allo sviluppo dell'azienda, e qualora queste non fossero sufficienti, far ricorso al debito, ed infine all'emissione azionaria. 

Arbitraggio triangolare

L' arbitraggio   triangolare è la possibilità di guadagnare un profitto privo di rischio sfruttando le inefficienze del mercato riguardo a tre coppie di valute titoli correlati tra loro. L' arbitraggio triangolare   si attua acquistando una valuta, si convertendo la valuta acquistata in una terza valuta, ed infine convertendo  la terza valuta nella valuta originaria.  Ti potrebbe interessare anche: Arbitraggisti Arbitraggio regolamentare Arbitraggio spaziale

Arbitraggio spaziale

 L' arbitraggio   spaziale è una strategia di arbitraggio che si attua comprando e vendendo contemporaneamente due attivi identici ma che sono scambiati a prezzi differenti su diversi mercati geografici. Ti potrebbe interessare anche: Arbitraggio regolamentare Arbitraggio (finanza)

Prodotto finanziario avente beta pari a zero

 Un prodotto finanziario avente beta pari a zero  rappresenta il rendimento di una strategia di investimento che ha una correlazione dei rendimenti pari a 0 con il mercato, ovvero  non è correlati con l'andamento del mercato. Un  prodotto finanziario avente   beta pari a zero    è il risultato di una strategia market neutral. Ti potrebbe interessare anche: Strategia market neutral Coefficiente beta (finanza)

Obbligazioni bancarie collateralizzate

 Le  obbligazioni bancarie collateralizzate  sono obbligazioni garantite da prestiti e mutui, trasferiti in una società veicolo non aggredibile dai creditori della banca. Le  obbligazioni bancarie  collateralizzate  hanno un rating creditizio molto elevato in quanto garantite sia dagli attivi posti a garanzia, ma qualora questi non dovessero essere sufficienti, vi è la possibilità di rivalsa sull'istituto finanziario, Le  obbligazioni bancarie  collateralizzate  sono quindi supportate sia dal pool di crediti che dalla banca stessa. Gli attivi trasferiti hanno un valore facciale, al netto delle riserve, superiore al valore nozionale delle  obbligazioni bancarie  collateralizzate , in modo che si possano assorbire le perdite. Ti potrebbe interessare anche: Obbligazioni collateralizzate

Obbligazioni collateralizzate

  Le obbligazioni collateralizzate  sono obbligazioni garantite da un portafoglio composto da altri titoli di debito. La creazione delle  obbligazioni collateralizzate  avviene con l'emissione di diverse classi, le cosiddette tranche ognuna delle quali ha diversa priorità sui flussi di cassa del portafoglio di garanzia e una diversa gerarchia nell'assorbimento delle perdite, permettendo di distribuire il profilo di rischio del portafoglio di titoli a garanzia. Allo stesso tempo la struttura delle  obbligazioni collateralizzate   permette di trarre profitto dalla differenza tra il rendimento del portafoglio titoli a garanzia delle  obbligazioni collateralizzate  ed il costo aggregato delle tranche . Le  obbligazioni collateralizzate  possono essere strutturati in due modi, una forma più statica ed una dinamica. Le   obbligazioni collateralizzate  con  struttura statica, si basano sui flussi di cassa attesi dal portafoglio di titoli di debito a garanzia,  le cui cedole e rimborso

Beta uguale a zero

  Il  beta uguale a zero  rappresenta il rendimento di un titoli e strategie di investimento che hanno una correlazione dei rendimenti pari a 0 con il mercato, ovvero  non sono correlati con l'andamento del mercato. Un portafoglio  con beta uguale a zero   è il risultato di una strategia market neutral. Ti potrebbe interessare anche: Strategia market neutral Coefficiente beta (finanza)

Indice di liquidità secca

 L' indice di liquidità secca  è un indice di bilancio che misura la liquidità di breve termine dell'azienda rappresentando la capacità di far fronte alle passività correnti con gli attivi correnti maggiormente liquidi. L' indice di  liquidità secca   è calcolato rapportando la somma di disponibilità liquide e differite al passivo corrente.

Indice di liquidità immediata (acid test)

 L' indice di liquidità immediata (acid test)  è un indice di bilancio che misura la liquidità di brevissimo termine dell'azienda e rappresenta la capacità di far fronte alle passività correnti con le sole liquidità immediate. L' indice di liquidità immediata  (acid test)  è dato dal rapporto tra le liquidità immediate e il passivo corrente. Ti potrebbe interessare anche: Indice di liquidità corrente (current ratio) Liquidità immediate Passivo corrente

Indice di liquidità corrente (current ratio)

 L' indice di liquidità corrente   (current ratio) è un indice di bilancio che misura la liquidità di breve termine dell'azienda e rappresenta la capacità di far fronte alle passività correnti con i soli attivi correnti. L' indice di liquidità corrente   (current ratio)   è calcolato rapportando l' attivo corrente  al  passivo corrente , ed è uno degli indici di bilancio per valutare la solidità finanziaria dell'azienda. Ti potrebbe interessare anche: Indice di liquidità immediata (acid test)

Quoziente di liquidità corrente

 Il quoziente di liquidità corrente  è un quoziente di bilancio che misura la liquidità di breve termine dell'azienda e rappresenta la capacità di far fronte alle passività correnti con i soli attivi correnti. Il  quoziente di liquidità corrente   è calcolato rapportando l'attivo corrente al passivo corrente, ed è uno degli indici di bilancio per valutare la solidità finanziaria dell'azienda. Ti potrebbe interessare anche: Attivo corrente Passivo corrente

Quoziente di indebitamento finanziario

 Il quoziente di indebitamento   finanziario  è il  rapporto tra i debiti finanziari e il patrimonio netto dell'azienda, e rappresenta la combinazione  tra mezzi di terzi e mezzi propri scelta dal management per finanziare l'attività d'impresa. Ti potrebbe internare anche: Quoziente di indebitamento complessivo

Quoziente di indebitamento complessivo

 Il  quoziente di indebitamento   complessivo  è il  rapporto tra debiti totali e mezzi propri e misura il grado di dipendenza da terzi nel finanziare le proprie attività. Il  quoziente di indebitamento   complessivo  è conseguenza della politica finanziaria adottata dal management. Ti potrebbe interessare anche: Quoziente di indebitamento finanziario

Quoziente primario di struttura

  Il  quoziente primario di struttura  è un quoziente di bilancio dato dalla differenza tra il patrimonio netto e l'attivo immobilizzato dell'azienda. Il  quoziente primario di struttura   indica quanto gli investimenti in attività a lungo termine sono coperti dai mezzi propri dell'azienda, senza ricorrere al capitale di terzi.

Quoziente di indebitamento

 Il  quoziente di indebitamento  è dato dal  rapporto tra debito e mezzi propri (equity) di un'azienda. Il  quoziente di indebitamento  è conseguenza della politica finanziaria adottata dal management. Il  quoziente di indebitamento  è utilizzato, insieme ad altri indicatori, per valutare la solidità finanziaria della società. Ti potrebbe interesare anche: Quoziente di indebitamento complessivo Quoziente di indebitamento finanziario

Quoziente di tesoreria

 Il quoziente   di tesoreria  è un quoziente di bilancio che misura la liquidità di breve termine dell'azienda e rappresenta il margine di copertura delle passività correnti con gli attivi correnti maggiormente liquidi. Il  quoziente   di tesoreria   è dato dalla differenza tra la somma di disponibilità liquide e differite, e il passivo corrente.  Ti potrebbe interessare anche: Quoziente di disponibilità Quoziente di indebitamento

Quoziente di disponibilità

Il quoziente di disponibilità  è un quoziente di bilancio che misura la solvibilità di breve termine dell'azienda rappresentando la capacità di far fronte alle passività correnti con i soli attivi correnti. Il  quoziente  di disponibilità  è calcolato rapportando l'attivo corrente al passivo corrente. Ti potrebbe interessare anche: Attivo corrente Passivo corrente Quoziente di tesoreria

Offerta Pubblica di Vendita (OPV)

 L' offerta pubblica di vendita (OPV)  è la vendita di azioni già emesse sul mercato da parte di investitori che desiderano liquidare la propria quota societaria. L' offerta pubblica di vendita (OPV)  non prevede la raccolta di capitale da parte dell'azienda e nemmeno la diluizione degli azionisti esistenti.

Put (finanza)

 In finanza, la put è un'opzione che conferisce il diritto di vendere ad un prezzo prefissato il sottostante entro  una data prestabilita. Il compratore della put paga un premio al venditore. Dato che la put fornisce il diritto ma non l'obbligo dia vendere il sottostante, questa verrà esercitata solo se il prezzo del sottostante è inferiore al prezzo di esercizio. Qualora il prezzo del sottostante sia superiore al prezzo di esercizio, la put non verrà esercitata, in quanto sarebbe più conveniente vendere il sottostante al prezzo di mercato.  Quindi, per il compratore, la perdita massima della put è il premio pagato, e allo stesso tempo, il profitto potenziale è dato dalla differenza tra il prezzo di esercizio e zero, che rappresenta ta il limite inferiore che non può essere superato dal sottostante. Il prezzo delle put è determinato da fattori come prezzo di esercizio, scadenza e volatilità. A parità di condizioni, una put con un prezzo di esercizio più alto avrà un prez

Bond sotto la pari

  I  bond sotto la pari  sono bond che hanno una quotazione inferiore al valore nominale, perché la cedola pagata dal bond è inferiore al tasso di sconto utilizzato per calcolare il valore attuale del flusso futuro delle cedole e del valore di rimborso. A scadenza, i  bond sotto la pari  rimborseranno il valore nominale, pari a 100.

Bond sotto 100

  I  bond sotto 100  sono bond che hanno una quotazione inferiore al valore nominale perché la cedola pagata dal bond è inferiore al tasso di sconto utilizzato per calcolare il valore attuale del flusso futuro delle cedole e del valore di rimborso. A scadenza, i  bond sotto 100  rimborseranno il valore nominale, pari a 100.

Fondi market neutral

  I  fondi market neutral  sono  fondi hedge  che utilizzano posizioni lunghe e corte per neutralizzare il rischio di mercato. I  fondi market neutral  annullano il beta del portafoglio, rendendo la sensibilità del portafoglio neutrale al mercato, ovvero il rischio diviene indipendente dal rischio di mercato. I  fondi market neutral  acquistano azioni ritenute sottovalutate e vendono allo scoperto azioni ritenute sopravvalutate, strutturando il portafoglio in un modo neutrale rispetto ai mercati, ai settori e all'ammontare complessivo delle posizioni lunghe e corte. I  fondi market neutral  diversificano il rischio del portafoglio in quanto il suo rendimento non è correlato con le tradizionali classi di attivo come azioni e obbligazioni, ma è legato all'abilità del gestore di identificare azioni sopravvalutate e sottovalutate e dalla correlazione tra posizione lunghe e corte. Il vantaggio dei  fondi market neutral  è la possibilità di sfruttare idee di investimento sia sul rial

Fondi hedge

  I fondi hedge sono fondi di investimento alternativi che utilizzano strategie di investimento non tradizionali per generare un rendimento che sia indipendente dall'andamento dei mercati. Per questo motivo, i  fondi hedge  hanno un profilo di rischio/rendimento che si differenzia dagli investimenti tradizionali come azioni e obbligazioni.  A differenza dei tradizionali fondi comuni di investimento, i   fondi hedge  applicano una commissione di performance oltre ad una commissione di gestione. Con uno schema commissionale fortemente influenzato dalla performance, i    fondi hedge  non solo hanno l'interesse di generare rendimenti positivi in ogni situazione di mercato, ma anche di massimizzarli. Infatti, la tipica struttura commissionale è la cosiddetta "2 e 20", una commissione del 2% sulla massa in gestione, e del 20% sui profitti generati in eccesso al benchmark, che solitamente è un benchmark monetario  più uno spread (ad esempio LIBOR + 200 punti base). La strut

Tasso di decadimento

 Il tasso di decadimento  è il rapporto tra le esposizioni in sofferenza ed il totale dei crediti non in sofferenza.   Il  tasso di decadimento   è utilizzato per valutare la qualità creditizia di settori e zone geografiche dell'economia. Ti potrebbe interessare anche: Tasso di decadimento delle società non finanziarie

Fondi di fondi hedge

 I  fondi di fondi hedge  sono fondi di investimento il cui portafoglio è composto da fondi hedge. I vantaggi principali dell'investire in  fondi di fondi hedge  sono relativi all'ampia diversificazione raggiunta e dalla scelta dei migliori fondi hedge in circolazione, selezionati in maniera professionale dal team del fondo. Lo svantaggio principale dell'investimento in  fondi di fondi hedge  è la doppia commissione che viene pagata, in quanto l'investitore dovrà pagare la commissione di gestione al fondo dei fondi hedge , e a sua volta il fondo paga le commissioni di gestione dei vari fondi hedge in cui investe. Ti potrebbe interessare anche: Fondi hedge

Underlying asset

 L' underlying   asset è l'attivo sottostante un contratto derivato. L' underlying   asset  rappresenta l'attivo sul quale il derivato si basa e da cui deriva il proprio valore. I derivati permettono di acquistare o vendere l' underlying   asset ad un prezzo predefinito ad una data futura. L' underlying asset  può avere natura finanziaria oppure può essere un bene reale.

TRS swap

  Il TRS swap è un contratto swap nel quale una delle due parti effettua il pagamento periodico del rendimento, dato da cedola e variazione di prezzo, di un titolo obbligazionario o paniere di titoli obbligazionari, e riceve dalla controparte il tasso monetario. Ne consegue che nel TRS swap la parte che paga il rendimento dell’obbligazione e riceve il tasso variabile ha in effetti una posizione corta sul titolo, o paniere di titoli, di riferimento del contratto swap. Questo perché la parte che paga il rendimento dell’obbligazione trae un profitto da un calo di prezzo dell’obbligazione di riferimento del  TRS swap   che si riflette in un minor pagamento alla controparte e nel caso di rendimento totale negativo, nell’incasso dello stesso. La parte che riceve il rendimento dell’obbligazione, o paniere di obbligazioni, ed effettua il pagamento del tasso di interesse variabile ha in effetti una posizione lunga sul sottostante del  TRS swap .   La posizione lunga si crea in quanto la parte

Asset disposal

 L 'asset disposal è la vendita di uno o più attivi aziendali. L' asset disposal è generalmente conseguenza di  un cambio di strategia del management per focalizzarsi solo sul core business dell'azienda. Ti potrebbe interessare anche: No asset disposal

Debito (economia aziendale)

   In economia aziendale, il  debito  è il capitale apportato da soggetti esterni all'azienda sotto forma di finanziamenti, e prevede la restituzione del capitale prestato ad una data prefissata, e la priorità di rivalsa sugli attivi aziendali in caso di liquidazione della società. Ti potrebbe interessare anche: Teoria dell'ordine di scelta ROD (economia aziendale)

VaR (economia)

  In economia, il  VaR (Value at Risk)  stima la perdita, in termini monetari, che ci si aspetta sia superata con un dato livello di probabilità in un determinato periodo di tempo. Il  VaR  è influenzato da due variabili: il livello di probabilità scelto e il periodo di tempo nel quale si vuole calcolare il  VaR . A parità di condizioni, se il livello di probabilità diminuisce, la stima di perdita fornita dal  VaR  aumenterà, in quanto il  VaR  riflette una perdita meno probabile. Al contrario,  maggiore il periodo temporale, maggiore è la perdita minima stimata dal  VaR , in quanto all'aumentare del lasso temporale, aumenta l'ampiezza delle fluttuazioni di prezzo dei titoli.  Il vantaggio principale dell'utilizzo del  VaR   è la facile interpretazione. A suo svantaggio, il  VaR  sottovaluta scenari estremi e non tiene conto della liquidità dei titoli.

VaR (trading)

 Nel trading, il  VaR (Value at Risk)  stima la perdita, in termini monetari, che ci si aspetta sia superata con un dato livello di probabilità in un determinato periodo di tempo. Il  VaR  è influenzato da due variabili: il livello di probabilità scelto e il periodo di tempo nel quale si vuole calcolare il  VaR . A parità di condizioni, se il livello di probabilità diminuisce, la stima di perdita fornita dal  VaR  aumenterà, in quanto il  VaR  riflette una perdita meno probabile. Al contrario,  maggiore il periodo temporale, maggiore è la perdita minima stimata dal  VaR , in quanto all'aumentare del lasso temporale, aumenta l'ampiezza delle fluttuazioni di prezzo dei titoli.  Il vantaggio principale dell'utilizzo del  VaR   è la facile interpretazione. A suo svantaggio, il  VaR  sottovaluta scenari estremi e non tiene conto della liquidità dei titoli. 

Contango (trading)

Nel trading, contango è il termine utilizzato per descrivere la curva dei futures quando i prezzi dei futures alle varie scadenze sono superiori al prezzo spot. In altre parole, il contango mostra una curva dei futures   crescente per le varie scadenze. Generalmente si ha il contango quando si ha un eccesso di offerta. Quando vi è eccesso di offerta, vengono prima esauriti i magazzini che hanno il minor costo di stoccaggio e, con una sempre maggior domanda di stoccaggio per tenere in giacenza la materia prima in eccesso da vendere nel futuro, il costo di stoccaggio aumenta. Il maggior costo di stoccaggio si riflette in un aumento del prezzo dei futures con le date di consegna più lontane nel tempo. Contemporaneamente, con l'aumento del livello delle giacenze, la materia prima è più facile reperirla sul mercato. Conseguentemente l'utilità di detenere la materia prima diminuisce, causando una diminuzione del prezzo spot.

Contango e backwardation

 Il prezzo delle commodities, e conseguentemente dei futures su commodities, dipende dal rapporto tra domanda e offerta. A seconda delle condizioni di mercato e della relazione tra domanda e offerta  i futures possono avere prezzi superiori o inferiori rispetto al prezzo spot, con una conseguente curva dei futures in contango e backwardation . Contango Nel caso i prezzi dei futures siano superiori al prezzo spot, si ha un una curva in contango . Generalmente si ha una curva in  contango quando si ha un eccesso di offerta della materia prima. Quando vi è eccesso di offerta, vengono prima esauriti i magazzini che hanno il minor costo di stoccaggio e, con una sempre maggior domanda di stoccaggio per tenere in giacenza la materia prima in eccesso da vendere nel futuro, il costo di stoccaggio aumenta. Il maggior costo di stoccaggio si riflette in un aumento del prezzo dei futures con le date di consegna più lontane nel tempo. Contemporaneamente, con l'aumento del livello delle giacenze

TINA (trading)

   Nel trading, il termine   TINA (There Is No alternative)  è utilizzato per descrivere il comportamento degli investitori che sono spinti all'acquisto di titoli azionari per via di rendimenti troppo bassi sul mercato obbligazionario a causa delle politiche monetarie straordinarie delle banche centrali. Ti potrebbe interessare anche: FOMO (trading)

FOMO (trading)

  Nel trading, il termine   FOMO (Fear Of Missing Out)  è utilizzato per descrivere il comportamento degli investitori che sono spinti dall'acquisto di titoli per paura di mancare un rialzo nei prezzi. Ti potrebbe interessare anche: TINA (trading)

Settlement (trading)

 Nel trading, il  settlement  si riferisce all'operazione, svolta dalla clearing house, attraverso al quale vengono regolate le posizioni giornalmente, accreditando le parti in profitto e addebitando le parti in perdita. Ti potrebbe interessare anche: Clearing (trading)

Clearing (trading)

 Nel trading, il  clearing  si riferisce all'operazione che si sostanzia nell'esecuzione dell'operazione e nella verifica e annotazione della controparte del contratto di compravendita del titolo. Ti potrebbe interessare anche: Settlement (trading)

Arbitraggio (trading)

 Nel trading, l' arbitraggio  è la possibilità di guadagnare un profitto privo di rischio sfruttando le inefficienze del mercato. L' arbitraggio  si può attuare comprando e vendendo contemporaneamente due attivi identici ma che sono scambiati a prezzi differenti su diversi mercati o prendendo contemporaneamente una posizione lunga e corta su diversi strumenti finanziari che danno esposizione al medesimo attivo ma che possono risultare sopravvalutati o sottovalutati. Ti potrebbe interessare anche: Strategia long-short Posizione lunga e corta Pair trading

Arbitraggio (economia)

 In economia, l' arbitraggio  è la possibilità di guadagnare un profitto privo di rischio sfruttando le inefficienze del mercato. L' arbitraggio  si può attuare comprando e vendendo contemporaneamente due attivi identici ma che sono scambiati a prezzi differenti su diversi mercati o prendendo contemporaneamente una posizione lunga e corta su diversi strumenti finanziari che danno esposizione al medesimo attivo ma che possono risultare sopravvalutati o sottovalutati. Ti potrebbe interessare anche: Arbitraggisti Arbitraggio regolamentare

ROT (indice di bilancio)

 Il  ROT  è l' indice di bilancio dato dal rapporto tra il fatturato e il capitale investito, ed è una misura di efficienza aziendale. L' indice di bilancio ROT  indica quanto fatturato è generato per ogni unità di capitale investito dall'azienda.  Indice di bilancio ROT =   Fatturato                                                                                                 Capitale Investito A parità di condizioni, un'azienda con  indice di bilancio ROT  maggiore è considerata più efficiente nel trasformare il capitale investito in vendite. Ti potrebbe interessare anche: ROI (indice di bilancio) ROE (indice di bilancio) ROD (indice di bilancio) ROA (indice di bilancio) ROS (indice di bilancio)

Rating creditizio relativamente elevato

  Un rating creditizio relativamente elevato è il rating BBB/Baa, che rappresenta il rating investment grade più basso ed è dato ad emittenti con una adeguata solidità finanziaria ma che hanno una maggiore probabilità rispetto ad emittenti investment grade di fascia superiore di veder peggiorare la propria situazione finanziaria nel caso di un peggioramento delle condizioni generali dell'economia. Ti potrebbe interessare anche: Investment grade e high yield

TIPS (economia)

 In economia, i  TIPS (Treasury Inflation Protected Securities)  sono titoli di stato USA indicizzati all'inflazione, le cui cedole e capitale a scadenza sono indicizzati all'andamento dei prezzi al consumo di un paniere di beni. Il rendimento dei  TIPS  è utilizzato per calcolare, ad una determinata scadenza, l' inflazione di break-even . Ti potrebbe interessare anche: Obbligazioni inflation-linked BTP€i

Opportunità di tranche su misura

 Le opportunità di tranche su misura sono una variante dei CDO sintetici che prevedono l'emissione di una singola tranche rivolta ad un singolo investitore. A differenza dei CDO sintetici tradizionali, le  opportunità di tranche su misura  sono strutturate ad hoc per soddisfare le esigenze specifiche del singolo investitore, con un dialogo tra la banca d'affari che struttura il prodotto e l'investitore, che sceglie il portafoglio di titoli, la valuta di emissione, il livello di subordinazione della tranche, la leva finanziaria ed eventuali garanzie. L'investitore nell' opportunità di tranche su misura , per ottenere esposizione al rischio di credito del portafoglio titoli prescelto, sta effettivamente vendendo protezione (CDS) contro il rischio di default  mentre la controparte, che crea l' opportunità di tranche su misura  ed è solitamente una banca di investimento,  sta effettivamente acquistando protezione (CDS) contro il rischio di default dei titoli del po

Tasso variabile con cap

 Il tasso variabile con cap è una forma di finanziamento che da la garanzia al debitore che il tasso di interesse non potrà essere superiore ad un determinato ammontare. Il tasso variabile con cap incorpora un'opzione cap sul tassi di riferimento che, a fronte di un premio, garantisce un compenso della differenza tra il trasso di interesse di riferimento e il cap rate. Definendo, il tetto massimo del costo del finanziamento, il tasso variabile con cap favorisce il debitore che, con l'effettivo acquisto di un interest rate cap, si sostanzia in uno spread superiore rispetto ad una tasso variabile tradizionale. 

Deviazione standard dei rendimenti

 La  deviazione standard   dei rendimenti è la dispersione dei rendimenti rispetto al rendimento medio, e indica quanto i rendimenti variano rispetto al rendimento medio atteso. La  deviazione standard    dei rendimenti  è calcolata come radice quadrata della varianza dei rendimenti. La  deviazione standard   dei rendimenti è quindi utilizzata per esprimere in termini numerici il rischio assoluto di un investimento, che tiene conto sia della dispersione causata da rendimenti superiori e inferiori al rendimento medio. A parità di condizioni, maggiore la  deviazione standard   dei rendimenti , maggiore è il rischio del titolo. La deviazione standard è utilizzata per calcolare l' indice Sharpe , che esprime il rendimento corretto per i rischio di un titolo o di un portafoglio.

Rotazione degli investimenti

 La  rotazione degli investimenti  è data dal rapporto tra il fatturato e il totale degli investimenti aziendali, ed indica quanto l'azienda è efficiente nella gestione degli investimenti.  Indice di rotazione degli investimenti =  Fatturato                                                                   Investimenti                                                                                                                       A parità di condizioni, maggiore la  rotazione degli  investimenti  e maggiore l'efficenza nella gestione dell'impresa.

Retention ratio

  Il  retention  ratio  è l'ammontare di utile reinvestito nella propria attività, ovvero la parte di utile non distribuito sottoforma di dividendo. Per il calcolo del  retention  ratio  è prassi utilizzare l'utile netto rettificato per le poste non ricorrenti, in modo da permettere un confronto temporale e settoriale. Ti potrebbe interessare anche: Payout ratio

Plowback ratio

 Il  plowback ratio  è l'ammontare di utile reinvestito nella propria attività, ovvero la parte di utile non distribuito sottoforma di dividendo. Per il calcolo del  plowback ratio  è prassi utilizzare l'utile netto rettificato per le poste non ricorrenti, in modo da permettere un confronto temporale e settoriale. Ti potrebbe interessare anche: Payout ratio

Plowback rate

 Il  plowback rate  è l'ammontare di utile reinvestito nella propria attività, ovvero la parte di utile non distribuito sotto forma di dividendo. Per il calcolo del  plowback rate   è prassi utilizzare l'utile netto rettificato per le poste non ricorrenti, in modo da permettere un confronto temporale e settoriale.

Market maker

 Il  market maker  è l'intermediario finanziario che fa da controparte ad acquirenti e venditori quando questi decidono di compravendere un titolo. Il  market maker  utilizza il proprio bilancio per acquistare i titoli che i clienti decidono di vendere, li detiene in giacenza nel proprio portafoglio titoli, per poi rivenderli al cliente che decide di acquistarli. Il  market maker  trae profitto dallo spread di prezzo al quale compra e vende il titolo.

CDS (economia)

  I   CDS ( Credit Default Swap)  sono contratti derivati nelle quali il compratore effettua pagamenti periodici alla controparte in cambio dell'impegno di quest'ultima a garantire le perdite derivante dall’evento di credito specificato nel contratto. I   CDS  sono  concettualmente assimilabili ad un contratto assicurativo nel quale si paga un premio per assicurarsi contro il rischio di credito,  permettendo di trasferire il rischio di credito ad un terzo.  Ogni contratto  CDS  specifica il valore nozionale del contratto, che rappresenta il valore della protezione offerta dal  CDS  e una data di scadenza, entro il quale la garanzia è valida. a fronte di tale garanzia, il compratore del  CDS  paga un premio periodico, definito CDS spread. Conseguentemente,  chi compra i  CDS  ha un'esposizione corta sul credito sottostante, in quanto la sua posizione avrà un profitto nel caso il merito creditizio dell'emittente deteriori. Al contrario, il venditore di  CDS  ha invece una