In economia, il VaR (Value at Risk) stima la perdita, in termini monetari, che ci si aspetta sia superata con un dato livello di probabilità in un determinato periodo di tempo. Il VaR è influenzato da due variabili: il livello di probabilità scelto e il periodo di tempo nel quale si vuole calcolare il VaR. A parità di condizioni, se il livello di probabilità diminuisce, la stima di perdita fornita dal VaR aumenterà, in quanto il VaR riflette una perdita meno probabile. Al contrario, maggiore il periodo temporale, maggiore è la perdita minima stimata dal VaR, in quanto all'aumentare del lasso temporale, aumenta l'ampiezza delle fluttuazioni di prezzo dei titoli. Il vantaggio principale dell'utilizzo del VaR è la facile interpretazione. A suo svantaggio, il VaR sottovaluta scenari estremi e non tiene conto della liquidità dei titoli.
Nella terminologia bancaria, il termine AFI rappresenta le attività fruttifere di interessi, ovvero quelle attività bancarie che fruttano un tasso di interesse alla banca, come ad esempio i finanziamenti concessi, i titoli di credito detenuti in bilancio ed altre poste dell'attivo fruttifere di interessi. Ti potrebbe interessare anche: MINT (banca) MINTM (banca)
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