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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Clausola R&W (Representations and Warranties)

 La  clausola R&W (Representations and Warranties)  è una clausola contrattuale  utilizzata nelle  fusioni e acquisizioni (M&A)  caratterizzata da una serie di rappresentazioni e garanzie enunciate sia dal compratore che dal venditore che, qualora non venissero rispettate, possono dare origine ad un indennizzo o al termine dell'accordo. Ti potrebbe interessare anche: Franchigia assoluta (M&A)

Clausola holdback

 La clausola holdback è una clausola contrattuale utilizzata nelle fusioni e acquisizioni (M&A) che permette all'acquirente di trattenere una parte del prezzo concordato per l'acquisizione fino a quando non saranno soddisfatte specifiche condizioni. La clausola holdback precede che la somma soggetta alla clausola venga depositata in un conto a garanzia. 

Clausola MAC (Material Adverse Change) - M&A

Nelle operazioni di M&A, la  clausola MAC (Material Adverse Change)  è una clausola contrattuale che rappresenta una condizione di efficacia che permette all'acquirente di liberarsi dall'accordo qualora, entro la data del closing e dell'effettivo pagamento della somma pattuita, dovessero emergere fatti non preventivati e non conosciuti che generino effetti sfavorevoli sul valore della società acquisita.

Clausola di assenza di effetti sfavorevoli

  La  clausola di assenza di effetti sfavorevoli  è una condizione di efficacia utilizzata nella contrattualistica di fusioni e acquisizioni (M&A) che permette all'acquirente di liberarsi dall'accordo qualora, entro la data del closing e dell'effettivo pagamento della somma pattuita, dovessero emergere fatti non preventivati e non conosciuti che generino effetti sfavorevoli sul valore della società acquisita.

Capitale di classe 2

 Il capitale di classe 2 di un istituto bancario è composto da obbligazioni e prestiti subordinati a tutti gli altri debiti contratti dalla banca. Nella struttura finanziaria dell'istituto finanziario, il capitale di classe 2 si colloca al di sopra del capitale aggiuntivo di classe 1. Al capitale di classe 2 vengono allocate le perdite dopo il capitale primario di classe 1 e il capitale aggiuntivo di classe 1. Ti potrebbe interessare anche: Capitale primario di classe 1 Capitale aggiuntivo di classe 1

Capitale aggiuntivo di classe 1

  Il  capitale aggiuntivo di classe 1   è formato da strumenti di capitale che per primi assorbono le perdite dopo il capitale primario di classe 1. Il capitale aggiuntivo di classe 1 viene convertito in capitale primario di classe 1 qualora il coefficiente di capitale primario di classe 1 dovesse scendere sotto la soglia di legge, o una soglia superiore su base discrezionale dall'emittente. Nella struttura finanziaria dell'istituto bancario, il  capitale aggiuntivo di classe 1 si colloca tra il capitale primario di classe 1 ed il capitale di classe 2. Ti potrebbe interessare anche: Capitale primario di classe 1 Capitale di classe 2

Common Equity Tier 1 (CET1)

  Il  Common Equity Tier 1 (CET1)  rappresenta il capitale di un istituito finanziario che per primo assorbe le perdite. Il  Common Equity Tier 1 (CET1)   è dato dal valore degli strumenti di capitale interamente versati ed emessi dalla banca e classificati all'interno del patrimonio netto, dal sovrapprezzo di emissione degli strumenti di capitale che rientrano nel computo, dagli utili non distribuiti, altre riserve, altre componenti di conto economico complessivo accumulate e dai fondi per rischi bancari generali, al netto delle rettifiche relative ad attività cartolarizzate, copertura dei flussi, valori supplementari e utili e perdite non realizzati misurate al fair value. Dal  Common Equity Tier 1 (CET1)  cosi calcolato vengono detratti, gli utili e perdite del periodo, le attività immateriali, il valore delle attività fiscali differite che fanno riferimento ad una profittabilità futura e il valore dei piani pensionistici a prestazioni definite.  Il  Common Equity Tier 1 (CET1)

Capitale primario di classe 1

 Il capitale primario di classe 1  rappresenta il capitale di un istituito finanziario che per primo assorbe le perdite. Il  capitale primario di classe 1   è dato dal valore degli strumenti di capitale interamente versati ed emessi dalla banca e classificati all'interno del patrimonio netto, dal sovrapprezzo di emissione degli strumenti di capitale che rientrano nel computo, dagli utili non distribuiti, altre riserve, altre componenti di conto economico complessivo accumulate e dai fondi per rischi bancari generali, al netto delle rettifiche relative ad attività cartolarizzate, copertura dei flussi, valori supplementari e utili e perdite non realizzati misurate al fair value. Dal capitale primario di classe 1 cosi calcolato vengono detratti, gli utili e perdite del periodo, le attività immateriali, il valore delle attività fiscali differite che fanno riferimento ad una profittabilità futura e il valore dei piani pensionistici a prestazioni definite.  Il  capitale primario di clas

AFI (finanza)

 In finanza, il termine AFI rappresenta le attività fruttifere di interessi, ovvero quelle attività aziendali che fruttano un tasso di interesse all'azienda, come ad esempio titoli a breve termine, il denaro parcheggiato in conti correnti fruttiferi ed eventuali finanziamenti concessi. Ti potrebbe interessare anche: Scar da op capitale

Fusioni e acquisizioni (M&A)

Le fusioni e acquisizioni (M&A) sono operazioni di finanza straordinaria che un'azienda decide di intraprendere con l'obiettivo di far crescere l'azienda. Le  acquisizioni si hanno quando l'azienda acquirente  incorpora l'azienda target. Le  acquisizioni si hanno quando l'acquirente è molto più grande, in termini di dimensione, rispetto alla società acquisita. Le fusioni si hanno invece   quando le aziende si fondono dando vita ad una nuova impresa. Le fusioni si hanno invece quando le aziende hanno una dimensione simile. Ti potrebbe interessare anche: Fusioni e acquisizioni (M&A) orizzontali Fusioni e acquisizioni (M&A) verticali Fusioni e acquisizioni (M&A) conglomerali Merger of equals

Bring-down letter

 La  bring-down letter  è un documento che conferma la comfort letter redatta dai revisori della società target,  ed è prodotto a seguito di una verifica contabile effettuata durante la due-diligence. La  bring-down letter  è consegnata all'acquirente. Ti potrebbe interessare anche: Comfort letter

Clausola pro-sandbegging

  La  clausola pro-sandbegging  è una clausola utilizzata nei contratti di operazioni di fusioni e acquisizioni (M&A) che permette all'acquirente di richiedere un indennizzo al venditore dopo la conclusione dell'operazione a seguito di inesattezze emerse durante il processo di due-diligence, anche qualora il compratore fosse a conoscenza di tali inesattezze e abbia concluso l'operazione. Ti potrebbe interessare anche: Clausola anti-sandbegging

Clausola anti-sandbegging

 La clausola anti-sandbegging è una clausola utilizzata nei contratti di operazioni di fusioni e acquisizioni (M&A) che permette al venditore di proteggersi da richieste di indennizzo da parte dell'acquirente dovute ad inesattezze emerse durante la due diligence, qualora quest'ultimo ne fosse a conoscenza e abbia deciso di concludere l'acquisizione. Ti potrebbe interessare anche: Clausola pro-sandbegging

Tipologie di M&A

Le tipologie di M&A si differenziano in base alla società acquisita, e al posizionamento di questa rispetto alla società acquirente: acquisendo un'azienda concorrente si hanno le M&A orizzontali , acquisendo aziende lungo la catena del valore si hanno le cosiddette M&A verticali , infine acquisendo azioni in settori non correlati si hanno le cosiddette M&A conglomerali . 

M&A (finanza)

 In finanza, il termine M&A (Mergers & Acquisitions) si riferisce alle operazioni di fusioni e acquisizioni che un'azienda decide di intraprendere con l'obiettivo di far crescere l'azienda. Ti potrebbe interessare anche: Tipologie di M&A Pipeline (M&A)

Clausola anti-embarrassment

 La clausola anti-embarrassment è una clausola contrattuale utilizzata nei contratti di fusioni e acquisizioni (M&A) che permette di rivedere al rialzo il prezzo di vendita qualora l'acquirente dovesse rivendere l'azienda acquisita ad un prezzo più alto, entro un determinato limite temporale.  

Add-on (private equity)

 Nel private equity, il termine add-on  identifica le acquisizioni da parte di un fondo di private equity nelle quali viene acquisita un'azienda con l'obiettivo di integrarne il prodotto, servizio o tecnologia in un'azienda presente nel portafoglio del fondo, per completarne la gamma di prodotti e servizi offerta.

ISIN IE

 Il codice ISIN con prefisso  IE  identifica i titoli il cui emittente è domiciliato in Irlanda. Gli ISIN con prefisso  IE  identificano la gran parte degli ETF, che in buona parte sono domiciliati in Irlanda. Ti potrebbe interessare anche: Codice ISIN

TER (finanza)

 In finanza, il TER (Totale Expense Ratio) rappresenta l'ammontare delle spese correnti di un prodotto finanziario in relazione al patrimonio del prodotto. Il TER è espresso in percentuale su base annuale. Nel TER rientra la commissione di gestione dovuta alla società di gestione, la commissione dovuta al distributore del prodotto,  ed altri oneri collegati alla gestione del prodotto. Qualora il prodotto finanziario preveda commissioni di performance, queste rientrano nel calcolo del TER .  Per i fondi a gestione passiva quali gli ETF, il TER risulta più basso rispetto ai fondi comuni a gestione attiva, per via dell'assenza della commissione pagata al distributore e per una minore commissione dovuta alla società di gestione, dato che non vi sono costi di ricerca che supportano una gestione attiva. 

Unitranche

 L' unitranche  è una forma di finanziamento ibrida che combina la tranche senior e subordinata in un'unica emissione. Il finanziamento  unitranche  permette all'azienda di avere un unico intermediario come interlocutore, con quest'ultimo che andrà a distribuire ad investitori terzi la priorità sui flussi di cassa e sugli attivi aziendali, con relativo tasso di interesse dovuto,  a seconda del loro profilo di rischio.

SPAC (finanza)

In finanza, le SPAC (Special Purpose Acquisition Company) sono società veicolo quotate in borsa il cui obiettivo è acquisire una società non quotata. La SPAC viene dunque costituita come società "non operativa", il cui oggetto sociale è acquisire una società non quotata in un determinato settore economico entro un tempo limitato. Se alla scadenza del termine previsto dallo statuto, solitamente 24 mesi, la SPAC non dovesse aver trovato una società da acquisire, questa verrà liquidata e il denaro raccolto con la quotazione in borsa restituito sarà agli azionisti. La quotazione in borsa della SPAC è il modo con cui la società veicolo raccoglie il capitale necessario all'acquisizione. Il denaro raccolto è depositato presso un conto vincolato per poi essere utilizzato una volta individuata la società da acquisire. Una volta identificata la società target, gli azionisti della SPAC dovranno dare il proprio benestare all'acquisizione esprimendo il proprio assenso in asse

Reverse split (azioni - borsa - finanza)

 Il  reverse split  è un'operazione attraverso la quale la società  diminuisce il numero di azioni in circolazione, senza modificarne il valore economico, in quanto l'operazione è neutra dal punto di vista della creazione di valore per gli azionisti.  Ad esempio, se  società ha 100 milioni di azioni in  circolazione, un prezzo di €1 ad azione, ed un dividendo di €0,02 per azione pari ad un 2,00%, e una capitalizzazione di mercato pari a €100 milioni, e decide di raggruppare con 1 azione per ogni 10 azioni possedute.  A questo punto avremmo 10 milioni di azioni in circolazione, ad un prezzo di €10 ad azione, per una capitalizzazione di mercato pari a €100 milioni ed un dividendo di €0,20 ad azione, per un rendimento del 2,00%, esattamente come prima del reverse split . Il  reverse split   può essere fatto per essere sopra la soglia di prezzo per essere quotato ad un determinata borsa o essere incluso in un dato indice. Ti potrebbe interessare anche: Split (azioni - borsa - finan

Split (azioni - borsa - finanza)

 Lo  split  è un'operazione attraverso la quale la società  aumenta il numero di azioni in circolazione, senza modificarne il valore economico, in quanto l'operazione è neutra dal punto di vista della creazione di valore per gli azionisti.  Ad esempio, se la società ha 5 milioni di azioni in  circolazione, un prezzo di €50 ad azione, ed un dividendo di €1,50 per azione pari ad un 3,00%, e una capitalizzazione di mercato pari a €250 milioni, e decide di frazionarle con 2 azioni per ogni azione posseduta. A questo punto avremmo 10 milioni di azioni in circolazione, ad un prezzo di €25 ad azione, per una capitalizzazione di mercato pari a €250 milioni ed un dividendo di €0,75 ad azione, per un rendimento del 3,00%, come prima dello  split . Lo  split  può essere fatto quando il prezzo delle azioni è al di fuori degli investitori comuni, con l'obiettivo di allargare la base di investitori potenziali. Ti potrebbe interessare anche: Reverse split (azioni - borsa - finanza)

Prezzo teorico optato

 Il prezzo teorico optato è il prezzo che esclude il diritto di opzione incorporato nel prezzo dell'azione a seguito di un aumento di capitale. Il  prezzo teorico optato  è dedotto dall'ultimo giorno di scambi nel quale il prezzo del titolo include il diritto di opzione. Ti potrebbe interesare anche: TERP (finanza)

TERP (finanza)

 In finanza, il TERP (Theoretical Ex-Rights Price) rappresenta il prezzo teorico ex-diritto calcolato a seguito di un aumento di capitale, e rappresenta il prezzo teorico che le azioni dovrebbero avere escludendo il diritto di opzione riservato agli azionisti esistenti. Ti potrebbe interesare anche: Prezzo teorico optato

Titoli nominativi e al portatore

 I titoli nominativi e al portatore si differenziano sulla base della modalità di circolazione, che sono previste espressamente dal legislatore. Titoli nominativi I  titoli nominatitivi  sono titoli che prevedono l'intestazione del titolo ad una persona fisica o giuridica. Nei  titoli nominativi , i diritti e gli obblighi conferiti dal titolo gravano solo sull'intestatario. Per questo motivo, ad ogni scambio, viene cambiata l'intestazione del titolo e aggiornato il registro tenuto dall'ente tenuta alla prestazione, come nel caso di obbligazioni ed azioni nominative. Titoli al portatore I  titoli al portatore  sono titoli sul quale non è indicato l'intestatario, quindi il solo possesso conferisce i diritti e gli oneri ad esso associati. Per questo motivo, il trasferimento dei  titoli al portatore  avviene tramite consegna materiale del titolo. Ti potrebbe interessare anche: Titoli di credito causali Titoli di credito astratti

Differenza tra inflazione e deflazione

  Inflazione e deflazione sono termini utilizzati per descrivere l'andamento dei prezzi di un paniere di beni e servizi consumato da una famiglia media. Inflazione L' inflazione è un continuo aumento dei prezzi i beni e servizi, mentre il tasso d'inflazione rappresenta l'aumento dei prezzi espresso in percentuale e rappresenta la velocità con il quale crescono i prezzi. In presenza di inflazione , il potere d'acquisto della moneta diminuisce, dato che con la stessa quantità di denaro si possono acquistare meno prodotti. Per questo motivo l' inflazione è uno dei nemici principali dell'investimento in titoli a redito fisso. Deflazione La deflazione è la continua diminuzione dei prezzi di beni e servizi ed equivale a un tasso di inflazione negativo . In presenza di deflazione , il potere d'acquisto della moneta aumenta, in quanto con lo stesso quantitativo di denaro si può acquistare un maggior numero di beni, e allo stesso tempo, il valore reale dei

Differenza tra utile e fatturato

 La differenza tra utile e fatturato risiede nel fatto che i fatturato rappresenta le vendite di competenza del periodo di esercizio in esame, mentre l'utile rappresenta il profitto, che si ottiene sottraendo alle vendite del periodo, l'ammontare dei costi di competenza dell'esercizio. Ti potrebbe interessare anche: Percentuale utile su fatturato

Patrimonializzazione aziendale

 La patrimonializzazione aziendale rappresenta l'ammontare di capitale di rischio in relazione agli impieghi aziendali, ed è data dal rapporto tra il patrimonio netto e il totale degli attivi aziendali. La  patrimonializzazione aziendale   indica quanto degli investimenti negli attivi aziendali è finanziato con capitale proprio, senza far ricorso a finanziamenti esterni.

Azioni privilegiate di priorità

   Le  azioni privilegiate di priorità  sono azioni privilegiate che attribuiscono ai propri possessori un diritto di priorità nella distruzione e degli utili e nella liquidazione e della società, rispetto alle azioni ordinarie. Ti potrebbe interessare anche: Azioni privilegiate di preferenza

Ammortamento economico

 L' ammortamento economico è la riduzione del valore attuale dei flussi di cassa futuri generati dal all'attivo in esame. L' ammortamento economico è quindi una diminuzione del valore di un bene dovuto all'insorgere di condizioni che ne peggiorano le prospettive. L 'ammortamento economico può differire dall'ammortamento contabile. Ti potrebbe interessare anche: Reddito economico

Reddito economico

Il reddito economico è il valore dato dalla somma tra i flussi di cassa generati dall'attivo e la variazione del suo valore, ovvero dalla variazione del valore attuale dei flussi di cassa futuri. Il reddito economico è quindi in funzione dei flussi di cassa attuali e futuri generati dall'attivo in esame, e del tasso di sconto utilizzato. Ti potrebbe interessare anche: Ammortamento economico

Passivo consolidato

Il  passivo consolidato  è composto dalle passività di bilancio che sono esigibili dopo 12 mesi. Tra le  principali voci del passivo consolidato  rientrano i debiti finanziari a lungo termine termine, i fondi per rischi e oneri e le voci riguardanti il trattamento di fine rapporto dei dipendenti, il cosiddetto TFR. Ti potrebbe interessare anche: Passivo corrente  

FCF (finanza)

 In finanza,  FCF   (free cash flow)  rappresenta l'ammontare di denaro generato dalla gestione caratteristica, al netto degli investimenti in capitalizzazioni materiali e immateriali, il cosiddetto CAPEX. Il  FCF  è quindi l'ammontare di denaro che rimane all'impresa dopo aver effettuato gli investimenti necessari al mantenimento e alla crescita della produzione, e che quindi è disponibile per far fronte ad eventuali debiti societari o per la distribuzione agli azionisti sotto forma di dividendo e di riacquisto di azioni proprie. Il FCF è il flusso di cassa che viene attualizzato per calcolare il valore dell'azienda, utilizzando come tasso di sconto il costo medio ponderato del capitale (WACC) . Ti potrebbe interessare anche: FCF/share

Effetto gennaio

 In finanza, l' effetto gennaio è la tendenza delle borse a generare rendimenti superiori nel mese di gennaio rispetto agli altri mesi dell'anno. L' effetto gennaio rappresenta un'anomalia rispetto all'efficienza dei mercati finanziari. Ti potrebbe interessare anche: Anomalie di calendario

Absolute Priority Rule

L' absolute priority rule è una regola del codice fallimentare secondo la quale, nel caso di liquidazione aziendale, i creditori subordinati e gli azionisti possono rivalersi sugli attivi aziendali solo dopo che i creditori senior sono stati completamente soddisfatti.

Letteralità (titoli di credito)

 Nei titoli di credito, la lettariltà si riferisce al regolamento, per mezzo del contenuto scritto del titolo di credito, del diritto che emerge dal possesso del titolo di credito. Se il titolo di credito è regolato esclusivamente da quanto scritto in esso, allora si parla di letteralità completa. I titoli di credito astratti sono un esempio di letteralità completa dei titoli di credito.  Qualora il titolo di credito fosse regolato sia da quanto scritto nel titolo di credito e sia dalla disciplina che regola il rapporto fondamentale che ha originato il titolo stesso, si parla di letteralità incompleta. I titoli di credito causali sono un esempio di letteralità incompleta dei titoli di credito.

Titoli di credito causali

 I   titoli di credito causali   sono titoli di credito il cui   rapporto fondamentale   che li ha generati è espressamente indicato nel titolo di credito.   I   titoli di credito causali  sono emessi in base a specifici rapporti causali, indicati dal legislatore. Ti potrebbe interessare anche: Titoli di credito astratti

Titoli di credito astratti

 I titoli di credito astratti sono titoli di credito il cui rapporto fondamentale che li ha generati non è noto. I titoli di credito astratti non riportano quindi nessuna specifica riguardo alle cause del titolo di credito, ma solo le informazioni necessarie a riscuotere il credito. Ti potrebbe interessare anche: Titoli di credito causali

Fondi di investimento sul clima (climate change)

 I  fondi di investimento sul clima (climate change)  sono fondi comuni di investimento che investono in aziende coinvolte attivamente nella problematica del cambiamento climatico. I  fondi di investimento sul clima (climate change)  espongono principalmente ad aziende in settori tradizionali ma molto attive dal punto di vista della sostenibilità, con l'obiettivo dichiarato di ridurre le emissioni di CO2 prodotte dalla propria attività, e ad aziende direttamente coinvolte nei settori influenzati dal cambiamento climatico, come aziende nel campo dell' efficienza energetica e dell'utilizzo di risorse ed energie rinnovabili.

Diritto cartolare (titoli di credito)

 Nei titoli di credito, il diritto cartolare è il diritto alla prestazione riconosciuto al detentore del titolo di credito, che scaturisce dal rapporto cartolare instaurato tra debitore e creditore. Il  diritto cartolare  accompagna la circolazione del titolo di credito. Ti potrebbe interessare anche: Rapporto cartolare (titoli di credito)

Rapporto cartolare (titoli di credito)

 Nei titoli di credito, il rapporto cartolare sintetizza a e riproduce in forma scritta il rapporto obbligatorio che intercorre tra de debitore e creditore. Il rapporto cartolare permette il trasferimento del titolo di credito. Ti potrebbe interessare anche: Rapporto fondamentale (titoli di credito) Diritto cartolare (titoli di credito)

Sovvenzione cambiaria

La sovvenzione cambiaria è un finanziamento concesso a fronte di titoli cambiari che fungono da garanzia. Nella sovvenzione cambiaria, il valore nominale è pari al valore facciale dei tratti cambiari a garanzia, mentre l'ammontare erogato è decurtato degli interessi dovuti ed eventuali spese connesse all'erogazione. Ti potrebbe interessare anche: Riporto finanziario

Riporto finanziario

  Il  riporto finanziario  si configura come un finanziamento a brevissimo termine,   dove le parti si accordano per il trasferimento di titoli finanziari ad un prezzo prefissato, a fronte di liquidità immediata, con obbligo di riacquisto degli stessi titoli ad una data specifica, ad un prezzo superiore, anch'esso predeterminato. Nel riporto finanziario , la differenza di i prezzo rappresenta il tasso di interesse per accedere alla liquidità. Ti potrebbe interessare anche: Riporto di borsa Sovvenzione cambiaria

Riporto di borsa

 Il riporto di borsa è un contratto di borsa nel quale due parti si accordano per trasferire la proprietà di un portafoglio di titoli, ad un prezzo prefissato, con obbligo di restituzione del medesimo portafoglio titoli ad un prezzo leggermente superiore, ad una data prestabilita. Nel riporto di borsa , la parte che trasferisce la proprietà dei titoli si definisce riportato, mentre la parte che ha l'obbligo di restituzione è definito riportatore.  Il riporto di borsa permette quindi di differire la vendita dei titoli ad un momento successivo, a seconda delle necessità. Ti potrebbe interessare anche: Riporto finanziario Contratti di borsa

Costo medio ponderato per movimento

  Il  costo medio ponderato per movimento  suddivide il costo di produzione su tutti i prodotti, calcolando il valore del magazzino ad ogni movimentazione.  Il  costo medio ponderato per movimento  necessita la ricostruzione dei movimenti di magazzino. Ti potrebbe interessare anche: Metodo del costo medio ponderato Costo medio ponderato (metodo continuo) Costo medio ponderato per periodo

Volatilità giornaliera

 La  volatilità   giornaliera  è la  deviazione standard  dei rendimenti giornalieri di un titolo, ovvero quanto i rendimenti giornalieri si discostano mediamente dal rendimento medio.  Ti potrebbe interessare anche: Volatilità annuale Volatilità annualizzata

Volatilità relativa

 La volatilità relativa è il rapporto tra la volatilità di un fondo e la volatilità del proprio indice di riferimento. Una volatilità relativa maggiore di 1, significa che il fondo risulta più volatile rispetto al proprio benchmark. Una volatilità relativa  inferiore a 1 descrive invece un  fondo con una volatilità inferiore rispetto al benchmark. Ti potrebbe interessare anche: Volatilità di un fondo

Volatilità di un titolo

La  volatilità di un titolo  è lo scostamento medio dei rendimenti dal rendimento medio generato dal titolo.   La  volatilità   di un titolo  è data dalla dispersione generata sia dai rendimenti positivi che negativi. La  volatilità   di un titolo è comunemente utilizzata per esprimere il rischio del titolo stesso. A parità di condizioni, maggiore la  volatilità di un titolo , maggiore il rischio al quale l'investitore è esposto. Ti potrebbe interessare anche: Volatilità dei soli scostamenti negativi Volatilità della volatilità Volatilità di un fondo

Costo medio ponderato per periodo

 Il  costo medio ponderato per periodo  suddivide il costo di produzione su tutti i prodotti, calcolando il valore del magazzino alla fine del periodo.  Il  costo medio ponderato per periodo tiene conto del valore del magazzino inizio periodo e delle variazioni avvenute nel periodo. Ti potrebbe interessare anche: Metodo del costo medio ponderato Costo medio ponderato (metodo continuo) Costo medio ponderato per movimento

Valori congetturati

 Nel bilancio, i valori congetturati sono valori che nascono da esigenze contabili di attribuire la quota di una voce di bilancio all'esercizio di competenza. Un esempio di valore congetturato è l'ammortamento. Ti potrebbe interessare anche: Valori oggettivi e soggettivi del bilancio  

Valori oggettivi e soggettivi del bilancio

  Il bilancio è composto da  valori oggettivi e soggettivi . I  valori oggettivi del bilancio  sono dati da quantità economiche misurabili oggettivamente, come ad esempio la disponibilità su conto corrente. I  valori soggettivi del bilancio  sono tutti quei valori che, al momento della redazione del bilancio, non possono essere misurati oggettivamente, ma possono essere solo stimati. Ti potrebbe interessare anche: Valori congetturati

Capitale di liquidazione

 Il capitale di liquidazione è il capitale aziendale che ci si aspetta di recuperare, dopo avere assolto le obbligazioni societarie, in caso di liquidazione dell'azienda. Il capitale di liquidazione  è calcolato sottraendo al valore di monetizzazione delle attività aziendali, ovvero il valore che si presume di realizzare dalla loro liquidazione, il valore presumibile delle passività , ovvero il valore al quale si pensa di estinguere le passività aziendali. Ti potrebbe interessare anche: Capitale di funzionamento

Capitale di funzionamento

  Il  capitale di funzionamento  è l'insieme delle risorse monetarie e non monetarie costituite dalle fonti di finanziamento, utilizzate per raccogliere tali risorse, e dagli investimenti effettuati per impiegare le risorse raccolte. Ti potrebbe interessare anche: Capitale di liquidazione Fonti di finanziamento interne ed esterne

Teoria dell'ordine di scelta

La  teoria dell'ordine di scelta  si riferisce alla gerarchia delle varie fonti di capitale che le aziende dovrebbero seguire per reperire le risorse finanziarie necessarie alla propria crescita e espansione.  La  teoria  dell'ordine di scelta   mette   al primo posto le risorse generate dalla stessa impresa, ovvero i flussi di cassa derivanti dalla gestione operativa. Al secondo posto vi è l'utilizzo di debito, sia attraverso l'accensione di finanziamenti bancari sia con emissioni obbligazionari. Infine l'azienda dovrebbe prendere in considerazione l'emissione azionaria.  La  teoria  dell'ordine di scelta   identifica quindi l'autofinanziamento come la fonte primaria dal quale attingere le risorse necessarie allo sviluppo dell'azienda, e qualora queste non fossero sufficienti, far ricorso al debito, ed infine all'emissione azionaria.  Ti potrebbe interessare anche: Fonti di finanziamento (finanza aziendale)

Contratto a premio in borsa

 In borsa, un contratto a premio si riferisce ad un contratto che, a fronte del pagamento di un premio, da la facoltà, ma non l'obbligo, di acquistare o vendere uno strumento finanziario ad un preso prefissato, entro una data predeterminata. Un contratto a premio in borsa  presenta caratteristiche omogenee su decisione della   borsa nella quale viene negoziato. Ti potrebbe interessare anche: Contratti di borsa

Contratti di borsa

 I contratti di borsa sono contratti che hanno per oggetto la compravendita di strumenti finanziari. I contratti di borsa sono contratti standardizzati, ovvero le caratteristiche sono standard e decise dalla borsa nella quale questi contratti vengono negoziati. La negoziazione dei contratti di borsa avviene per mezzo di  intermediari autorizzati alla negoziazione in borsa, ai quali l'investitore conferisce la delega di esecuzione degli ordini di compravendita. Ti potrebbe interessare anche: Riporto di borsa Contratto a premio in borsa Contratto a termine (finanza) Esecuzione dei contratti di borsa