Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2021

Prestiti obbligazionari non convertibili

 I prestiti obbligazionari   non convertibili  sono titoli di debito emessi dalle società per prendere a prestito capitale dagli investitori, con l'obbligo contrattuale di restituirlo a scadenza e di pagare l'interesse pattuito.   I  prestiti obbligazionari   non convertibili  si differenziano dalle azioni per l'obbligo contrattuale di restituire il capitale, cosa non dovuta a chi sottoscrive un aumento di capitale o è in possesso di azioni. Gli elementi che caratterizzano i  prestiti obbligazionari   non convertibili  sono il  valore nominale , la cedola ed il  tasso di rendimento effettivo a scadenza .  Il valore nominale  è il valore che verrà rimborsato a scadenza.  La cedola è il tasso d'interesse che l'emittente dell'obbligazione si obbliga a pagare periodicamente fino alla scadenza.  Il tasso di rendimento effettivo a scadenza è il tasso d’interesse, annualizzato e capitalizzato, che l'investitore si può aspettare di ricevere se detiene l'obbligaz

Obbligazioni non convertibili

   Le obbligazioni   non convertibili  sono titoli di debito emessi dalle società per prendere a prestito capitale dagli investitori, con l'obbligo contrattuale di restituirlo a scadenza e di pagare l'interesse pattuito. Le  obbligazioni   non convertibili  si differenziano dalle azioni per l'obbligo contrattuale di restituire il capitale, cosa non dovuta a chi sottoscrive un aumento di capitale o è in possesso di azioni. Gli elementi che caratterizzano le  obbligazioni   non convertibili  sono il  valore nominale , la cedola ed il  tasso di rendimento effettivo a scadenza .  Il valore nominale  è il valore che verrà rimborsato a scadenza.  La cedola è il tasso d'interesse che l'emittente dell'obbligazione si obbliga a pagare periodicamente fino alla scadenza.  Il tasso di rendimento effettivo a scadenza è il tasso d’interesse, annualizzato e capitalizzato, che l'investitore si può aspettare di ricevere se detiene l'obbligazione sino a scadenza. Ti potre

Obbligazioni ordinarie e convertibili

 Le  obbligazioni ordinarie e convertibili  sono obbligazioni che si distinguono per lamentarsi possibilità o meno di essere convertiti in azioni ordinarie a discrezione e dell'investitore.  Obbligazioni ordinarie  Le  obbligazioni ordinarie  sono obbligazioni che hanno una priorità  generale sugli attivi dell'emittente, ovvero non sono garantiti da asset specifici. Le  obbligazioni  ordinarie   sono considerate maggiormente sicure delle obbligazioni subordinate, ovvero obbligazioni che hanno seniority inferiore, in quanto occupano una posizione più alta nella struttura del capitale e quindi hanno la priorità nel caso di fallimento dell'emittente. Obbligazioni convertibili Le  obbligazioni convertibili  sono obbligazioni che danno il diritto di convertire l'obbligazione in un numero predeterminato di azioni, durante un periodo prefissato, ad un prezzo predefinito. Le  obbligazioni convertibili  sono titoli obbligazionari ibridi, con caratteristiche riconducibili sia all

Obbligazioni ordinarie e subordinate

 Le  obbligazioni ordinarie e subordinate  sono obbligazioni che si distinguono per il livello che occupano nella struttura del capitale di un'azienda e conseguentemente per il diritto di prelazione sugli attivi dell'azienda in caso di liquidazione. Obbligazioni ordinarie  Le  obbligazioni ordinarie  sono obbligazioni che hanno una priorità  generale sugli attivi dell'emittente, ovvero non sono garantiti da asset specifici. Le  obbligazioni  ordinarie   sono considerate maggiormente sicure delle obbligazioni subordinate, ovvero obbligazioni che hanno seniority inferiore, in quanto occupano una posizione più alta nella struttura del capitale e quindi hanno la priorità nel caso di fallimento dell'emittente. Obbligazioni subordinate Le  obbligazioni subordinate  sono obbligazioni che, in caso di insolvenza della società, hanno un diritto di prelazione sugli attivi societari inferiore rispetto ad obbligazioni senior. Le  obbligazioni subordinate  sono le prime ad assorbire

Obbligazioni ordinarie senior

 Le  obbligazioni ordinarie senior  sono obbligazioni senior che hanno una priorità generale sugli attivi dell'emittente, ovvero non sono garantiti da asset specifici.  Le  obbligazioni ordinarie senior  sono considerate maggiormente sicure delle obbligazioni subordinate, ovvero obbligazioni che hanno seniority inferiore, in quanto occupano una posizione più alta nella struttura del capitale e quindi hanno la priorità nel caso di fallimento dell'emittente. Allo stesso tempo, le  obbligazioni ordinarie senior   hanno   un ranking inferiore alle  obbligazioni ordinarie senior , ovvero obbligazioni senior garantite da attivi specifici.  Ti potrebbe interessare anche: Obbligazioni senior secured (garantite)

Operazioni di cartolarizzazione

 Le  operazioni di cartolarizzazione  permettono di trasferire i crediti detenuti utilizzato da un'istituzione finanziaria ad investitori terzi attraverso la costituzione di una società veicolo. Nelle  operazioni di cartolarizzazione  la società veicolo, con l'emissione di titoli debito, raccoglie il denaro necessario all'acquisto dei crediti dall'istituzione finanziaria, mentre i crediti  ceduti faranno da garanzia per ai titoli di debito emessi dalla società veicolo, con i flussi di cassa generati dal portafoglio di crediti  che  ripagherà interesse e valore nominale delle obbligazioni emesse. I titoli di debito emessi a fronte delle  operazioni di cartolarizzazione   sono titoli cartolarizzati, definiti MBS (Mortgage-Backed Securities), se il portafoglio crediti è costituito da mutui residenziali viali e commerciali, ABS (Asset-Backed Securities), se il portafoglio crediti è costituito da  leasing,  e finanziamenti variegati come ad esempio quelli erogati per l'a

NDG (banca)

 In banca, l' NDG (Numero Direzione Generale)  è il codice con il quale la banca censisce internamente la propria clientela e identifica univocamente il rapporto bancario. Ti potrebbe interessare anche: AFI (banca)

Calcolo Net Present Value

  Il  calcolo del net present value  comporta l'attualizzazione dei i flussi di cassa generati dall'investimento nel tempo, per poi sottrarre l'investimento iniziale.  L'investimento dovrebbe essere effettuato quando il  calcolo del   net present value  è maggiore di 0, mentre non dovrebbe essere implementato se il  calcolo del   net present value  è inferiore a 0.

Transitional Service Agreement (TSA)

  Il  Transitional Service Agreement (TSA)  è un accordo tra l'azienda che procede alla separazione di un ramo societario attraverso operazioni di spin-off, split-off, divestiture e carve out, e la nuova azienda venutasi a creare con la quale la prima continua ad erogare funzioni che erano precedente comuni alle due aziende, fino a quando la nuova azienda non diventa completamente autonoma. Ti potrebbe interessare anche: Spin-off aziendale Split-off aziendale Equity carve-out Divestiture

Rischio controparte (ETF)

 Negli ETF , il rischio controparte si ha con la replica sintetica unfunded. In questo caso, l' ETF entrerà in un contratto swap con una controparte, esponendosi al rischio di default di quest'ultima. Per diminuire il rischio controparte , l' ETF stipula swap con diverse controparti, in modo da distribuirne il rischio. Ti potrebbe interessare anche: Campionamento ottimizzato Unfunded swap Funded swap

ETF a replica fisica

 Gli  ETF a replica fisica  acquistano e detengono "fisicamente" i titoli che compongono l'indice. Gli  ETF  a replica fisica  possono essere strutturati per replicare in maniera completa l'indice, oppure a campione (ottimizzazione). Gli  ETF a  replica fisica completa  acquistano tutti i titoli proporzionalmente al loro peso nell'indice, minimizzando il tracking error. Gli  ETF a replica fisica a a campionamento ottimizzato  acquistano  un campione di titoli per rappresentare al meglio l'andamento dell'indice, riducendo i costi di transazione e gestione a fronte di un tracking error maggiore. Ti potrebbe interessare anche: Tracking error ETF sintetici Campionamento ottimizzato

High yield (finanza)

 In finanza, high yield è il termine utilizzato per definire le obbligazioni di emittenti il cui rischio di default varia da moderato a estremamente probabile, e che conseguentemente risultano essere speculative e quindi hanno un rendimento più alto rispetto alle obbligazioni con giudizio "investment grade". Convenzionalmente, le emissioni ed emittenti  high yield  sono quelle che hanno un rating inferiore al BBB- dato da agenzie di rating Standard & Poor's e Fitch, e Baa3 di Moody's. Il maggior rischio di credito deriva da diversi fattori che vanno dalla forte ciclicità del settore nel quale agisce l'azienda, che rende l'emittente vulnerabile a recessioni e rallentamenti economici, all'utilizzo di un'ampia leva finanziaria. Dato il maggiore rischio di default, le emittenti  di obbligazioni  high yield  si trovano a dover pagare una cedola maggiore per compensare gli investitori del maggior rischio di credito. Per questo motivo le obbligazioni  hi

Ciclo del circolante negativo

Il  ciclo del circolante negativo  si ha quando l'azienda è molto efficiente nella gestione del capitale circolante, riuscendo a vendere i propri prodotti, ed incassare gli eventuali crediti commerciali, prima di pagare i fornitori. Quando si è in presenza di un  ciclo del circolante  negativo , il capitale circolante dell'azienda è finanziato dai propri clienti. Ti potrebbe interessare anche: Ciclo del circolante

Margine di variazione (derivati)

 Nei derivati , il  margine di variazione è il margine sotto il quale non si può scendere per mantenere aperta la posizione con i derivati. Il  margine di variazione  è in aggiunta al margine iniziale, per evitare che l'equity della posizione si polverizzi. Ti potrebbe interessare anche: Margine iniziale (derivati)

Margine iniziale (derivati)

 Nei  derivati , il  margine iniziale  è il denaro richiesto dal broker per aprire la posizione. Il  margine iniziale  è quindi la parte finanziata con i propri capitali e rappresenta l'equity della posizione nei derivati. Ti potrebbe interessare anche: Margine di variazione (derivati)

NWC peg

Nelle fusioni e acquisizioni,  il NWC peg è il livello di net working capital ( capitale circolante netto), che l'azienda oggetto di acquisizione deve mantenere fino alla chiusura dell'operazione.