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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Deviazione standard negativa

 La  deviazione standard negativa  è la deviazione standard calcolata tenendo conto solo dei rendimenti inferiori al rendimento atteso del titolo. La  deviazione standard  negativa  è quindi la deviazione standard dei rendimenti calcolata con i soli rendimenti inferiori rispetto al rendimento target che l'investitore si è proposto. La  deviazione standard  negativa  è utilizzata per calcolare l' indice di Sortino . Ti potrebbe interessare anche: Deviazione standard (finanza)

Pass-through (economia)

 In economia, i  pass-through  sono certificati di partecipazione emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione  di tipo pass-through che danno diritto ai flussi di cassa generati dal portafoglio di mutui. I  pass-through  pagano un  tasso pass-through che è in funzione della media ponderata dei tassi dei mutui nel portafoglio e dalla loro durata media. I  pass-through  sono soggetti al prepayment risk, ovvero che i flussi di cassa generati dal pool di mutui a garanzia sia diverso da quello stimato, a seconda del livello dei tassi di interesse. Ti potrebbe interessare anche: Cartolarizzazione pass-through Cartolarizzazione asset-backed Pass-through vintage CMO: Collateralized Mortgage Obligation RMBS: Residential Mortgage Backed Securities Excess spread Prepayment risk

Emissione strumenti finanziari mercato primario

 L' emissione di strumenti finanziari nel mercato primario  è lai modalità con la quale imprese e governi finanziano la propria attività attraverso l'emissione di strumenti finanziari. L' emissione di strumenti finanziari nel mercato primario può interessare azioni e obbligazioni;   l'emissione di nuove azioni avviene attraverso le offerte pubbliche iniziali (IPO), mentre l'emissione di titoli obbligazionaria viene attraverso il collocamento.  La presenza di un mercato secondario è fondamentale per l' emissione di strumenti finanziari nel mercato primario  , in quanto permette agli investitori di rivendere i titoli, in quanto aumenta la liquidità dei titoli emessi e conseguentemente il costo e la domanda da parte degli investitori.

Swap (derivati)

  Gli  swap  sono strumenti derivati dove le parti si accordano per lo scambio di una serie di flussi di denaro per un periodo predeterminato. Le somme di denaro scambiate negli  swap  possono essere variabili oppure fisse. Il valore iniziale di uno  swap  è pari a zero, conseguentemente non è previsto nessun pagamento all'inizio del contratto. Generalmente, gli  swap  sono scambiati in mercati non regolamentati (over-the-counter), e quindi sono altamente personalizzabili ma sono soggetti al  rischio di controparte .   Per ridurre il rischio di default della controparte, gli  swap  prevedono che solo la parte in perdita effettui il pagamento netto. Ti potrebbe interessare anche: Swap su valute

ETD derivatives

 Gli  ETD derivatives  sono strumenti derivati scambiati in borsa le cui caratteristiche sono standard e non personalizzabili. Negli  ETD derivatives  vi è una controparte centrale che è controparte a tutti i contratti e si occupa di verificare la transazione, trasferire il denaro, liquidare le posizioni e richiedere il margine iniziale e il margine di mantenimento.

Futures (derivati)

  I futures sono contratti finanziari derivati scambiati in mercati regolamentati in cui le parti si accordano di scambiare l'attivo sottostante il contratto future ad una data futura ad un prezzo prefissato. Alla data concordata per lo scambio, il compratore di futures è obbligato a comprare il sottostante al prezzo prefissato ed il venditore è obbligato a vendere. Di conseguenza, il compratore di futures ha una posizione lunga sul sottostante, realizzando un profitto dal rialzo di prezzo e, contemporaneamente, chi vende ha una posizione corta sul sottostante, realizzando un profitto dal ribasso dei prezzi. Le caratteristiche di un contratto future riguardano: l'attivo sottostante: rappresenta l'attivo finanziario dalla quale il contratto futures deriva il valore, e può riguardare materie prime, valute, tassi di interessi e indici finanziari la quantità di attivo sottostante equivalente ad ogni contratto future: ad esempio un singolo contratto future sul petrolio è equival

Strumenti derivati OTC

 Gli strumenti   derivati OTC sono strumenti derivati scambiati in mercati non regolamentati le cui caratteristiche non seguono uno standard predefinito ma sono personalizzabili secondo le esigenze. Negli strumenti   derivati OTC  la controparte del contratto è una banca di investimento, è assente una controparte centrale a tutti i contratti. Negli  strumenti   derivati OTC  si è quindi esposti al rischio di controparte. Ti potrebbe interessare anche: Rischio di controparte Derivati OTC standardizzati Derivati ETD Opzioni OTC

Derivati over the counter

 I  derivati over the counter  sono strumenti derivati scambiati in mercati non regolamentati le cui caratteristiche non seguono uno standard predefinito ma sono personalizzabili secondo le esigenze. Nei  derivati  over the counter ,   la controparte del contratto è una banca di investimento, è assente una controparte centrale a tutti i contratti. Nei  derivati  over the counter  si è quindi esposti al rischio di controparte. Ti potrebbe interessare anche: Rischio di controparte Derivati OTC standardizzati Derivati ETD Opzioni OTC

CDS (derivati)

  I   CDS ( Credit Default Swap)  sono contratti derivati nelle quali il compratore effettua pagamenti periodici alla controparte in cambio dell'impegno di quest'ultima a garantire le perdite derivante dall’evento di credito specificato nel contratto.  I   CDS  sono  concettualmente assimilabili ad un contratto assicurativo nel quale si paga un premio per assicurarsi contro il rischio di credito,  permettendo di trasferire il rischio di credito ad un terzo.  Ogni contratto  CDS  specifica il valore nozionale del contratto, che rappresenta il valore della protezione offerta dal  CDS  e una data di scadenza, entro il quale la garanzia è valida, a fronte di tale garanzia, il compratore del  CDS  paga un premio periodico, definito CDS spread. Conseguentemente,  chi compra i  CDS  ha un'esposizione corta sul credito sottostante, in quanto la sua posizione avrà un profitto nel caso il merito creditizio dell'emittente deteriori. Al contrario, il venditore di  CDS  ha invece un

Crediti derivati

    I  crediti derivati  sono strumenti derivati dove il sottostante è rappresentato dal rischio di credito dell'emittente oggetto del contratto, e derivano il proprio valore dall'andamento della qualità del credito. I  crediti derivati  sono contratti che vengono eseguiti qualora eventi specifici accadano. Per questo motivo, devono essere specificati:  emittente di riferimento: ovvero l'emittente la cui qualità del credito è oggetto del contratto, titolo di debito di riferimento: ovvero il titolo di debito oggetto del derivato di credito, evento di credito: l'evento specifico che determinano l'esecuzione del contratto derivato. I  crediti derivati  sono utilizzati per proteggersi dal rischio di credito, che può essere espresso in due forme principali: il default dell'emittente o un deterioramento del merito creditizio che si riflette in un maggiore spread nei titoli di debito emessi dell'emittente. Nel primo caso ci si copre dal rischio che l'emittente

CDO (derivati)

 I  CDO (Collateralized Debt Obligation)  sono titoli di debito garantiti da un portafoglio composto da altri titoli di debito. La creazione dei  CDO  avviene con l'emissione di diverse classi, le cosiddette tranche, che permette di distribuire il profilo di rischio del portafoglio di titoli a garanzia attraverso l'emissione di varie tranche, ognuna delle quali ha diversa priorità sui flussi di cassa del portafoglio di garanzia e una diversa gerarchia nell'assorbimento delle perdite. Allo stesso tempo la struttura del  CDO  permette di trarre profitto dalla differenza tra il rendimento del portafoglio titoli a garanzia del  CDO  ed il costo aggregato delle varie classi di  CDO. I  CDO  possono essere strutturati in due modi, una forma più statica ed una dinamica. I  CDO  con  struttura statica, si basano sui flussi di cassa attesi dal portafoglio di titoli di debito a garanzia,  le cui cedole e rimborso dei titoli di debito a garanzia vengono girate ai detentori della varie

Derivati creditizi

   I  derivati creditizi  sono strumenti derivati dove il sottostante è rappresentato dal rischio di credito dell'emittente oggetto del contratto, e derivano il proprio valore dall'andamento della qualità del credito. I  derivati creditizi  sono contratti che vengono eseguiti qualora eventi specifici accadano. Per questo motivo, devono essere specificati:  emittente di riferimento: ovvero l'emittente la cui qualità del credito è oggetto del contratto, titolo di debito di riferimento: ovvero il titolo di debito oggetto del derivato di credito, evento di credito: l'evento specifico che determinano l'esecuzione del contratto derivato. I  derivati creditizi  sono utilizzati per proteggersi dal rischio di credito, che può essere espresso in due forme principali: il default dell'emittente o un deterioramento del merito creditizio che si riflette in un maggiore spread nei titoli di debito emessi dell'emittente. Nel primo caso ci si copre dal rischio che l'emitt

Posizione finanziaria netta/EBITDA

  Posizione finanziaria netta/EBITDA  è il rapporto tra la posizione finanziaria netta ed il margine operativo lordo (EBITDA).  Posizione finanziaria netta/EBITDA  è un indice di solvibilità, fornendo un'indicazione sulla capacità dell'azienda di fare fronte al debito netto con il reddito operativo al lordo di tasse, interessi e ammortamenti. Il  posizione finanziaria netta/EBITDA  è direttamente proporzionale al merito creditizio dell'azienda e, a parità di condizioni, maggiore il  posizione finanziaria netta/EBITDA  e maggiore il rischio di credito. Ti potrebbe interessare anche: PFN/PN PFN (bilancio) EBITDA/Oneri finanziari

Fonti di finanziamento (bilancio)

In bilancio, le  fonti di finanziamento  sono le modalità attraverso le quali aziende raccolgono le risorse finanziarie necessarie allo svolgimento della propria attività. Le  fonti di finanziamento si differenziano in fonti interne se queste sono generate all'interno dell'azienda, e in fonti esterne se sono ottenute da terzi. Ti potrebbe interessare anche: Fonti di finanziamento interne ed esterne

Finanziamenti interni ed esterni

 I finanziamenti   interni ed esterni  sono le modalità attraverso le quali aziende, istituti finanziari e altri enti, raccolgono le risorse finanziarie necessarie allo svolgimento della propria attività. Alla base della differenza tra i  finanziamenti   interni ed esterni  vi è l'origine di tali risorse, ovvero se questi sono generati all'interno dell'azienda oppure sono ottenute da terzi. Finanziamenti interni I  finanziamenti   interni  sono le risorse generate dalla gestione caratteristica dell'impresa e dalla rapida monetizzazione degli attivi presenti in bilancio, permettendo all'azienda di reinvestire nella propria attività le risorse necessarie per finanziarne la crescita. Tra i principali  finanziamenti   interni  ci sono l'ottimizzazione del capitale circolante dell'azienda, riducendo, per quanto possibile,  i giorni medi d'incasso da clienti e il tempo medio di giacenza in magazzino e allungando i tempi di pagamento dei fornitori, e reinvesten

Fonti finanziarie

  Le  fonti finanziarie  rappresentano le fonti di capitale dalle quali un'azienda raccoglie le risorse finanziare necessarie al proprio sviluppo. Ti potrebbe interessare anche: Fonti di finanziamento interne ed esterne Teoria dell'ordine di scelta

BTO (finanza)

 In finanza, i BTO (Bespoke Tranche Opportunity) sono una variante dei CDO sintetici che prevedono l'emissione di una singola tranche rivolta ad un singolo investitore. A differenza dei CDO sintetici tradizionali, i  BTO  sono strutturati ad hoc per soddisfare le esigenze specifiche del singolo investitore. Il termine "bespoke", fatto su misura, sottolinea il fatto che c'è un dialogo tra la banca d'affari che struttura il prodotto e l'investitore, che sceglie il portafoglio di titoli, la valuta di emissione della BTO , il livello di subordinazione della tranche, la leva finanziaria ed eventuali garanzie. L'investitore nei  BTO   per ottenere esposizione al rischio di credito del portafoglio titoli prescelto, sta effettivamente vendendo protezione (CDS) contro il rischio di default mentre la controparte, che crea il  BTO  ed è solitamente una banca di investimento, sta effettivamente acquistando protezione (CDS) contro il rischio di default dei titoli del

Volatilità degli scostamenti negativi rispetto al rendimento target

 La  volatilità degli scostamenti negativi rispetto al rendimento target  è la volatilità calcolata tenendo conto solo degli scostamenti negativi dal rendimento target. La volatilità degli scostamenti negativi rispetto al rendimento target  è quindi la deviazione standard dei rendimenti calcolata con i soli rendimenti negativi rispetto al rendimento target che l'investitore si è proposto. La  v olatilità degli scostamenti negativi rispetto al rendimento target  è utilizzata per calcolare l' indice di Sortino . Ti potrebbe interessare anche: Volatilità (finanza)

Come annualizzare la volatilità

 Per annualizzare la volatilità , si moltiplica la volatilità del periodo per la radice quadrata del numero di periodi nell'anno. Ad esempio, se si vuole annualizzare la volatilità giornaliera , la  volatilità annualizzata  sarà ottenuta moltiplicando la volatilità giornaliera con la radice quadrata di 252, che è il numero di sessioni di borsa nell'anno. Ti potrebbe interessare anche: Da volatilità mensile ad annuale Volatilità (finanza) Volatilità giornaliera

Beta finanziario

 Il beta finanziario rappresenta la sensibilità di un titolo alle variazioni di mercato ed è una  misura del rischio sistematico, ovvero del rischio di mercato che non può essere eliminato. Il  beta finanziario  è dato dalla covarianza tra i rendimenti del titolo ed il rendimento del mercato, diviso per la volatilità del mercato. I rendimenti e la volatilità sono dati storici. Il  beta finanziario  può essere positivo, negativo oppure pari a 0. Un  beta finanziario  positivo indica che il rendimento del titolo segue l'andamento generale del mercato. Nello specifico, un  beta finanziario  tra 0 e 1 indica un titolo che segue l'andamento del mercato ma con oscillazioni inferiori sia nei movimenti al rialzo che al ribasso.  Un  beta finanziario  positivo e inferiore a 1 sono tipici dei settori difensivi o non ciclici, che riescono a far crescere gli utili anche in recessioni economiche.  Un  beta finanziario  pari a 1 riflette un titolo che si muove in tandem con il mercato, repl

Ke e Kd

  Ke e Kd sono simboli utilizzati in finanza aziendale per rappresentare rispettivamente il costo dell'equity e il costo del debito.  Ke  rappresenta il costo dell'equity stimato dal CAPM, e rappresenta la remunerazione richiesta dai fornitori di  capitale di rischio , come gli azionisti. Il  Ke  è direttamente proporzionale alla rischiosità dell'investimento: a parità di condizioni maggiore il rischio sopportato dagli azionisti, e maggiore il costo del capitale proprio per l'azienda.  Il   Kd   è il costo del debito, e rappresenta il costo aggregato al quale un'azienda può finanziarsi ricorrendo a nuovo debito.   Il   Kd  tiene conto sia del livello dei tassi di interesse che del rischio di credito dell'azienda, che tiene conto di fattori come l'attività di business e la leva finanziaria. Ke e Kd sono utilizzati per calcolare il   costo medio ponderato del capitale (WACC)   di un'azienda.

VAM (economia)

 In economia, il  VAM  è dato dalla somma del VAN ed il valore attuale dei benefici e dei costi accessori derivanti dalla modalità di finanziamento scelta, come ad esempio il beneficio dello  scudo fiscale del debito  ed i costi dell'emissione. Ti potrebbe interessare anche: Costo opportunità del capitale Costo medio ponderato del capitale (WACC)

Stile growth e value

  Lo stile growth e value  sono due stili di investimento, tipicamente utilizzati per descrivere e categorizzare i fondi di investimento azionari.  Lo stile   value  identifica uno stile di gestione rivolta ad azioni di società che hanno un basso tasso di crescita, pagano solitamente un dividendo elevato e sono scambiati a multipli inferiori al mercato.   Lo  stile g rowth  identifica uno stile di gestione focalizzato su azioni di società che hanno un elevato tasso di crescita, e sono scambiati a multipli superiori al mercato. 

Prezzo tel quel e corso secco

 Il prezzo tel quel e corso secco  sono due modi con i quali possono essere rappresentati i prezzi delle obbligazioni.  Il  prezzo   tel quel  rappresenta il prezzo delle obbligazioni comprensivo del rateo di interesse maturato dall'ultimo stacco della cedola. Il  corso secco  rappresenta il prezzo delle obbligazioni senza tenere conto del rateo di interesse maturato dall'ultimo stacco della cedola. Ti potrebbe interessare anche: Corso super secco Corso ex-cedola

Andare long

  Andare   long consiste nel trarre profitto dal rialzo del prezzo dello strumento. Si può andare long   acquistando un titolo oppure utilizzando gli strumenti derivati. A livello concettuale, andando  long il profitto è teoricamente illimitato mentre la perdita di capitale è pari all'investimento iniziale. Ti potrebbe interessare anche: Andare short

Breakout (finanza)

  In finanza, il  breakout  si verifica quando il prezzo "sfonda" la resistenza, e la resistenza diviene il nuovo supporto. Il  breakout  si ha anche quando accade l'opposto, ovvero quando il prezzo scende sotto il livello di supporto, che in questo caso diviene la nuova resistenza. Ti potrebbe interessare anche: Strategia breakout Falsi breakout  

Finanza (azioni)

 In finanza, le  azioni  rappresentano una quota di proprietà di un azienda, dando il diritto alla partecipazione agli utili e alla governance della società. Le  azioni  hanno un diritto residuale, ovvero, in caso di scioglimento della società, verranno soddisfatti solo dopo che sono stati pagati i creditori (banche e obbligazionisti).  Le  azioni  possono produrre due tipi di rendimento: un rendimento dato dalla rivalutazione del prezzo delle azioni, e dalla distribuzione degli utili, attraverso la distribuzione di dividendi. Le  azioni  danno il diritto di voto da esercitare durante le assemblee. Il diritto di voto fornisce agli azionisti l'opportunità di partecipare alle decisioni di governance dell'impresa, come ad esempio l'elezione del consiglio d'amministrazione, o se procedere con operazioni straordinarie d'impresa come fusioni e acquisizioni. Ti potrebbe interessare anche: Finanza (obbligazioni)

Finanza (obbligazioni)

   In finanza, le  obbligazioni  sono titoli di debito emessi da governi e società per prendere a prestito capitale dagli investitori, con l'obbligo contrattuale di restituirlo a scadenza e di pagare l'interesse pattuito. Le  obbligazioni  si differenziano dalle azioni per l'obbligo contrattuale di restituire il capitale, cosa non dovuta a chi sottoscrive un aumento di capitale o è in possesso di azioni.   Le  obbligazioni  emesse da governi sono utilizzati per finanziare la spesa pubblica mentre le  obbligazioni  emesse  dalle aziende finanziano la crescita o raccolgono  risorse  per esigenze di capitale circolante. Altri emittenti di  obbligazioni   sono le amministrazioni locali, le agenzie governative e enti sovranazionali.  Gli elementi che caratterizzano le  obbligazioni  sono il  valore nominale , la cedola ed il  tasso di rendimento effettivo a scadenza .  Il valore nominale  è il valore che verrà rimborsato a scadenza.  La cedola è il tasso d'interesse che l

Opzione (finanza)

 In finanza, l' opzione è un contratto derivato in cui il compratore paga un premio per avere il diritto, ma non l'obbligo, di comprare o vendere l'attivo sottostante ad un prezzo prefissato ad una data futura. L' opzione call  conferisce il diritto di comprare il sottostante mentre l' opzione put  da il diritto di vendere il sottostante. Quando l' opzione  viene esercitata, la controparte del contratto è obbligata a vendere o comprare il titolo sottostante al prezzo predeterminato. L' opzione  è costituita dal premio pagato per l'acquisto dell'  opzione,  dal prezzo prefissato al quale è possibile compravendere il sottostante, definito prezzo di esercizio o strike price, il sottostante, ovvero l'attivo che viene compravenduto una volta esercitata l' opzione , la modalità con la quale viene regolato il contratto, se con consegna fisica del sottostante o in contanti, e la data di scadenza, ovvero quando è possibile esercitare l' opzione .

Derivati (finanza)

In finanza, i  derivati  sono strumenti finanziari che derivano il proprio valore da un altro attivo. I  derivati  hanno la forma di contratti tra due parti, una che assume una posizione lunga e conseguentemente trae un profitto dal rialzo del prezzo del sottostante, e l'altra, che assume una posizione corta, e di conseguenza trae profitto dal calo del prezzo del sottostante.  I  derivati   possono obbligare le parti a scambiare il bene ad un prezzo ed ad una data predefinita oppure fornire ad ad una parte il diritto di esercitare entro una determinata data. di acquistare o vendere il sottostante ad un prezzo prefissato, dietro pagamento di un premio. La controparte, una volta che il compratore decide di esercitare il proprio diritto, è obbligato a eseguire il contratto.  I  derivati  generano una posizione con leva, in quanto il capitale richiesto per aprire una posizione, in confronto al valore nozionale, è molto ridotto. I  derivati  possono essere scambiati in mercati regolamen

BPS (finanza)

 In finanza, i BPS sono i basis points e rappresentano un centesimo di un punto percentuale, ovvero lo 0,01%. I BPS vengono utilizzati nel descrivere tassi di interesse, spread e commissioni di fondi ed altri prodotti di investimento.  

PBT (finanza)

In finanza, il  PBT (profit before taxes)  è il reddito ante-imposte. Il PBT è al netto  dei costi operativi, degli ammortamenti ed accantonamenti, degli interessi passivi e dei costi della gestione non caratteristica.  Il PBT tiene conto quindi della gestione caratteristica, gestione finanziaria e gestione accessoria.

M&A advisory

  La  M&A   advisory   è l'attività di consulenza svolta da banche di investimento, studi legali e nell'ambito di operazioni di fusioni e acquisizioni.  La  M&A   advisory è rivolta si alla società acquirente che alla società acquisita. Solitamente, le banche di investimento e gli studi legali che hanno svolto l'attività di M&A advisory sono nominate nel comunicato stampa delle società coinvolte che annuncia l'operazione. Ti potrebbe interessare anche: Tipologie di M&A Pipeline (M&A)

Corporate M&A

  La corporate   M&A   si riferisce alle attività di consulenza svolta da banche di investimento, studi legali e nell'ambito di operazioni di fusioni e acquisizioni. Ti potrebbe interessare anche: Tipologie di M&A Pipeline (M&A)

M&A banche

L'ondata di M&A tra banche si riferisce alla spinta al consolidamento del settore bancario per fronteggiare meglio una politica monetaria ultra-accomodante, e ridurre i costi riducendo il numero di filiali e aumentando gli investimenti in tecnologia necessari per digitalizzare il servizio fornito dalle filiali.  

Azioni sottoquotate

 Le  azioni sottoquotate  sono azioni il cui prezzo è inferiore a quanto giustificato dalle prospettive di crescita, modello di business e vantaggio competitivo. Le  azioni  sottoquotate  solitamente sono scambiate a multipli inferiori rispetto al resto del mercato. Ti potrebbe interessare anche: Metodo dei multipli di mercato

Mercato secondario (azioni)

 Nelle azioni, il  mercato secondario  è dove gli investitori scambiano i titoli azionari già emessi sul mercato primario.  Il  mercato secondario  può essere strutturato attraverso la borsa regolamentata o attraverso i mercato OTC (over-the-counter), che rappresenta un mercato non regolamentato. Nel mercato regolamentato avvengono il grosso del scambi del mercato azionario. Una delle caratteristiche più importanti del  mercato secondario  è la liquidità. Il  mercato secondario  si definisce liquido se presenta bid-ask spread (spread denaro-lettera) ridotti, e se è possibile eseguire ordini di grandi volumi senza influenzare il prezzo del titolo.

Mercato secondario (obbligazioni)

 Nelle obbligazioni, il  mercato secondario  è dove gli investitori scambiano i titoli obbligazionari già emessi sul mercato primario.  Il  mercato secondario  può essere strutturato attraverso la borsa regolamentata o attraverso i mercato OTC (Over-the-counter), che rappresenta un mercato non regolamentato. Nel mercato OTC avvengono il grosso del scambi del mercato obbligazionario. Una delle caratteristiche più importanti del  mercato secondario  è la liquidità. Il  mercato secondario  si definisce liquido se presenta bid-ask spread (spread denaro-lettera) ridotti, e se è possibile eseguire ordini di grandi volumi senza influenzare il prezzo del titolo.

Mercato secondario obbligazionario

 Il  mercato secondario obbligazionario  è dove gli investitori scambiano i titoli obbligazionari già emessi sul mercato primario.  Il  mercato secondario   obbligazionario può essere strutturato attraverso la borsa regolamentata o attraverso i mercato OTC (Over-the-counter), che rappresenta un mercato non regolamentato. Nel mercato OTC avvengono il grosso del scambi del mercato obbligazionario. Una delle caratteristiche più importanti del  mercato secondario   obbligazionario  è la liquidità. Il  mercato secondario obbligazionario  si definisce liquido se presenta bid-ask spread (spread denaro-lettera) ridotti, e se è possibile eseguire ordini di grandi volumi senza influenzare il prezzo del titolo.

Mercato primario e secondario dei titoli

  In finanza, il  mercato primario e secondario dei titoli  rappresentano lo scheletro dei mercati finanziari. Il  mercato primario è il mercato dove vengono emessi i titoli, obbligazioni e azioni, per la prima volta. Il  mercato secondario  è invece il mercato dove vengono scambiati i titoli già emessi. Mercato primario Il  mercato primario  è il mercato dove le imprese o i governi finanziano la propria attività attraverso l'emissione di strumenti finanziari. Essendo il  mercato primario  sede dell'emissione di nuovi titoli, è qui che avvengono le offerte pubbliche di sottoscrizione (IPO) e il collocamento di obbligazioni. La presenza di un  mercato secondario  per i ittioli collocati sul  mercato primario  è di fondamentale  importanza per società e governi, in quanto permette agli investitori di rivendere i titoli, e quindi di aumentarne la liquidità. Di conseguenza il premio di liquidità degli strumenti collocati diminuisce e conseguentemente il costo (ad esempio, per le ob

Mercato primario e secondario (finanza)

 In finanza, il mercato primario e secondario rappresentano lo scheletro dei mercati finanziari. Il mercato primario è il mercato dove vengono emessi i titoli, obbligazioni e azioni, per la prima volta. Il mercato secondario è invece il mercato dove vengono scambiati i titoli già emessi. Mercato primario Il mercato primario è il mercato dove le imprese o i governi finanziano la propria attività attraverso l'emissione di strumenti finanziari. Essendo il mercato primario sede dell'emissione di nuovi titoli, è qui che avvengono le offerte pubbliche di sottoscrizione (IPO) e il collocamento di obbligazioni. La presenza di un mercato secondario per i ittioli collocati sul mercato primario è di fondamentale  importanza per società e governi, in quanto permette agli investitori di rivendere i titoli, e quindi di aumentarne la liquidità. Di conseguenza il premio di liquidità degli strumenti collocati diminuisce e conseguentemente il costo (ad esempio, per le obbligazioni il cost

Effetto gennaio (mercati finanziari)

  Nei mercati finanziari, l' effetto gennaio  è la tendenza delle borse a generare rendimenti superiori nel mese di gennaio rispetto agli altri mesi dell'anno. L' effetto gennaio  rappresenta un'anomalia rispetto all'efficienza dei mercati finanziari. Ti potrebbe interessare anche: Anomalie di calendario

Effetto gennaio (finanza)

 In finanza, l' effetto gennaio  è la tendenza delle borse a generare rendimenti superiori nel mese di gennaio rispetto agli altri mesi dell'anno. L' effetto gennaio  rappresenta un'anomalia rispetto all'efficienza dei mercati finanziari. Ti potrebbe interessare anche: Anomalie di calendario

Margini futures

  Nei futures, i margini sono la somma di denaro necessaria per aprire, e mantenere aperta, una posizione con i futures. I margini dei futures dei futures si distinguono in margine iniziale e di mantenimento.  Il margine iniziale è il denaro richiesto dal broker per aprire la posizione con i futures. Il margine iniziale è quindi la parte finanziata con i propri capitali e rappresenta l'equity della posizione con futures. Il margine di mantenimento è il margine sotto il quale non si può scendere per mantenere aperta la posizione con i futures. Il margine di mantenimento è in aggiunta al margine iniziale, per evitare che l'equity della posizione si polverizzi. 

Futures (finanza)

 I futures sono contratti finanziari derivati scambiati in mercati regolamentati in cui le parti si accordano di scambiare l'attivo sottostante il contratto future ad una data futura ad un prezzo prefissato. Alla data concordata per lo scambio, il compratore di futures è obbligato a comprare il sottostante al prezzo prefissato ed il venditore è obbligato a vendere. Di conseguenza, il compratore di futures ha una posizione lunga sul sottostante, realizzando un profitto dal rialzo di prezzo e, contemporaneamente, chi vende ha una posizione corta sul sottostante, realizzando un profitto dal ribasso dei prezzi. Le caratteristiche di un contratto future riguardano: l'attivo sottostante: rappresenta l'attivo finanziario dalla quale il contratto futures deriva il valore, e può riguardare materie prime, valute, tassi di interessi e indici finanziari la quantità di attivo sottostante equivalente ad ogni contratto future: ad esempio un singolo contratto future sul petrolio è equivale