Il buyback è un'operazione nella quale una società acquista le proprie azioni sul mercato secondario. Rappresenta un modo con il quale le imprese possono remunerare i propri azionisti e molte aziende decidono di affiancare programmi di buyback alla distribuzione di dividendi. Le azioni riacquistate non verranno più conteggiate nel calcolo degli utili per azione, dividendi o voti in assemblea.
Buyback: motivi
Il buyback avviene dopo che il consiglio d'amministrazione che autorizza la società a riacquistare le proprie azioni sul mercato. Nel programma di buyback viene definito l'ammontare che verrà speso nell'acquisto di azioni proprie e il periodo durante il quale gli acquisti potranno avvenire.
Il buyback verrà realizzato a discrezione del management, a seconda da dell'andamento del mercato, e quindi può anche non essere completato o esteso in termini di ammontare e periodo, previa autorizzazione del consiglio di amministrazione.
In un piano d'acquisto di azioni proprie, a differenza che con il pagamento dei dividendi, il denaro verrà distribuito in maniera non proporzionale al numero di azioni possedute, ma a solo chi vende effettivamente alla società quando questa è attiva nel mercato nell'acquisto delle proprie azioni Il vantaggio di questo metodo di retribuzione degli azionisti è che gli utili per azione aumenteranno e a parità di condizioni, anche il prezzo delle azioni. Dal punto di vista fiscale è maggiormente efficiente dei dividendi in quanto l'azionista che mantiene le proprie quote avrà una quota societaria maggiore senza pagare alcuna tassa.
Buyback accelerato
Nel caso di un buyback accelerato, l'azienda acquisterà in blocco le azioni con l'aiuto di una banca d'investimento. Ad esempio, una società decide di eseguire un piano accelerato di azioni proprie per un valore di $10 miliardi. La società pagherà subito i $10 miliardi alla banca d'investimento che prende a prestito dai propri clienti azioni per un importo pari a $10 miliardi e le consegna alla società. La società quindi potrà cancellare azioni per un valore di $10 miliardi, e la banca d'investimento, nell'arco di un periodo dei tempo relativamente breve comprerà le azioni sul mercato per restituirle a coloro che le hanno prestate.
Effetti del buyback
A differenza del pagamento di dividendi, che non ha particolari effetti di bilancio, il buyback di azioni proprie va a modificare due indicatori importanti come gli EPS (utili per azioni, dall'inglese earnings per share) e il book value per share, ovvero il valore contabile per azione, che si ottiene sottraendo le passività dalle attività contabili.
Aumento degli utili per azione (EPS)
Uno dei motivi per il quale il management di una azienda decide di iniziare un programma di buyback è quello di aumentare gli utili per azione. Gli utili per azione sono calcolati dividendo l'utile netto per il numero di azioni in circolazione. Con il buyback vengono diminuite le azioni in circolazione e conseguentemente aumentano gli utili per azione senza che gli utili crescano effettivamente. Anzi, l'utile netto può anche diminuire e l'utile per azione aumentare, se il numero delle azioni in circolazione decresce più rapidamente dell'utile. Per questo motivo le operazioni di buyback rientrano nelle operazioni di ingegneria finanziaria.
Variazione nel valore contabile per azione (book value per share)
Il buyback andrà anche a modificare il valore contabile per azione, il cosiddetto book value per share, a seconda che l'azione venga scambiata ad un prezzo superiore o inferiore al valore del patrimonio netto. Nello specifico, se si acquistano azioni che vengono scambiate ad un valore superiore al valore di bilancio, allora il valore contabile per azione diminuirà a seguito dell' acquisto. Al contrario qualora l'acquisto avvenga ad un prezzo inferiore al valore contabile per azione, il book value per share salirà a seguito dell'operazione di acquisto di azioni proprie.
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