I derivati finanziari sono strumenti finanziari che derivano il proprio valore da un altro attivo. I derivati finanziari hanno la forma di contratti tra due parti, una che assume una posizione lunga e conseguentemente trae un profitto dal rialzo del prezzo del sottostante, e l'altra, che assume una posizione corta, e di conseguenza trae profitto dal calo del prezzo del sottostante. I derivati finanziari possono obbligare le parti a scambiare il bene ad un prezzo ed ad una data predefinita oppure fornire ad ad una parte il diritto di esercitare entro una determinata data. di acquistare o vendere il sottostante ad un prezzo prefissato, dietro pagamento di un premio. La controparte, una volta che il compratore decide di esercitare il proprio diritto, è obbligato a eseguire il contratto. I derivati finanziari generano una posizione con leva, in quanto il capitale richiesto per aprire una posizione, in confronto al valore nozionale, è molto ridotto. I derivati finanziari possono essere scambiati in mercati regolamentati e non regolamentati. I derivati finanziari scambiati in mercati regolamentati sono standardizzati, presentando caratteristiche omogenee decise dalla borsa non modificabili dalle parti. Al contrario, i derivati finanziari scambiati in mercati non regolamentati sono contratti le cui caratteristiche possono essere modificate in base alle esigenze delle parti. Nei derivati finanziari scambiati su mercati regolamentati, il rischio di default della controparte è ridotto dall'intervento della clearing house, la cassa di compensazione che richiede un deposito di garanzia, da integrare se la posizione è in perdita, e che le posizioni siano regolamentate giornalmente, cosi che l'esposizione non cresca in tal modo da far aumentare il rischio che una delle parti non riesca a far fronte agli obblighi alla scadenza del contratto. Nei derivati finanziari scambiati su mercati non regolamentati, il rischio di default non è mitigato dalla clearing house in quanto la controparte dei vari contratti sono i market makers, le banche di investimento, che dovranno gestire la propria esposizione ad un determinato derivato finanziario, assumendo la posizione opposta con un'altra controparte, rimanendo neutrale al rischio.
Nella terminologia bancaria, il termine AFI rappresenta le attività fruttifere di interessi, ovvero quelle attività bancarie che fruttano un tasso di interesse alla banca, come ad esempio i finanziamenti concessi, i titoli di credito detenuti in bilancio ed altre poste dell'attivo fruttifere di interessi. Ti potrebbe interessare anche: MINT (banca) MINTM (banca)
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