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ETF: replica fisica e replica sintetica


Gli ETF non replicano tutti gli indici allo stesso modo ma utilizzano due strategie di replica: la replica fisica e la replica sintetica.

ETF a replica fisica

La replica fisica consiste nell'acquistare "fisicamente" i titoli che compongono l'indice. La replica fisica si distingue in due metodologie:

ETF a replica fisica completa

L'ETF a replica fisica completa acquista tutti i titoli proporzionalmente al loro peso nell'indice replicato in modo da minimizzare il tracking error (differenza di performance tra l'ETF e l'indice). La replica fisica completa è utilizzata normalmente per gli indici principali come l'S&P 500, il DAX , il FTSE 100 e cosi via

ETF a replica fisica a campionamento (ottimizzazione)

Nel caso dell'ETF a replica fisica a camminamento, definita anche ottimizzazione, non vengono acquistati tutti i titoli ma ne vengono acquistati solo un campione. I titoli vengono selezionati per rappresentare al meglio l'andamento dell'indice. In questo caso il tracking error aumenta. La replica fisica a campionamento è utilizzata per indici molto ampi come l'MSCI World, che comprende oltre 1600 titoli. In questo modo l'ottimizzazione riduce i costi operativi e di transazione per mantenere il portafoglio dell'ETF in linea con l'indice, e allo stesso tempo i costi a carico dell'investitore sono ridotti. 

ETF a replica sintetica

La replica sintetica consiste nell'acquisire un'esposizione ad un indice, non con l'acquisto vero e proprio dei titoli, ma attraverso l'utilizzo di derivati. Il motivo principale dell'utilizzo di questa tipologia è il fatto che in determinati mercati si può avere una maggiore liquidità e minor costi di transazione con i derivati invece che con i singoli titoli. Tipicamente i mercati emergenti rientrano in questa categoria. Inoltre la replica sintetica risulta fondamentale per categorie di investimento in cui è complessa la detenzione fisica dei componenti dell'indice, come ad esempio per gli indici di materie prime.

Esistono due tipologie di replica sintetica unfunded e funded, entrambe utilizzano gli swap. Acquistando uno swap, l'ETF riceve il rendimento dell'indice sottostante al contratto di swap e quindi riesce replicare la performance dell'indice senza detenere fisicamente i titoli.

ETF a replica sintetica unfunded 

Con la replica sintetica unfunded, l'ETF entrerà in un contratto di swap con una controparte per avere esposizione all'attivo sottostante non acquistando "fisicamente" i titoli. L'ETF, con il  denaro raccolto dall'emissione di azioni, paga una commissione alla controparte e il denaro restante è investito in un portafoglio di titoli, non necessariamente parte dell'indice che si vuole replicare. Il rendimento del paniere di titoli è pagato alla controparte del contratto. Stipulando un contratto di swap, si è esposti  al rischio di default della controparte. Per diminuire il rischio, l'ETF stipula swap con diverse controparti, in modo da distribuirne il rischio.

ETF a replica sintetica funded 

Con la replica sintetica funded, l'ETF entrerà in un contratto di swap con una controparte per avere esposizione all'attivo sottostante non acquistando "fisicamente" i titoli.  L'ETF utilizza i fondi raccolti dall'emissione di azioni per trasferirli alla controparte del contratto swap. La controparte utilizza i fondi ricevuti dall'emittente dell'ETF per comprare titoli di altissima qualità a breve ascadenza, e li deposita presso un conto a garanzia dell'ETF. Se la controparte dovesse fallire, l'ETF venderà i titoli messi a garanzia e li distribuirà agli investitori. Tipicamente il valore dei titoli messi a garanzia è pari o superiore al NAV dell'ETF.

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