Gli ETF obbligazionari a tasso variabile sono una soluzione per gli investitori che vogliono difendersi dal rialzo dei tassi a breve termine, ovvero quelli controllati dalle banche centrali. Infatti, la cedola di queste tipologie di obbligazioni non è fissa, ma è legata ad un tasso di riferimento, come ad esempio il LIBOR o l'EURIBOR, e per questo motivo queste tipo di obbligazioni sono meno sensibili ai movimenti dei tassi d'interesse, in quanto si è esposti al rischio di tasso d'interesse solo tra i vari periodi nei quali viene calcolata la cedola per riflettere il valore della nuova cedola dato il livello del tasso di riferimento, tipicamente ogni 3 mesi. Per questo motivo, indipendentemente dalla scadenza effettiva delle obbligazioni che compongono il paniere dei titoli tracciati dall'ETF, la duration, e quindi la sensibilità ai tassi d'interesse, rimarrà prossima allo zero.
Su borsa italiana sono quotati diversi ETF obbligazionari a tasso variabile, completamente rivolti ad emittenti corporate con rating investment grade e con un grosso peso del portafoglio, superiore al 50%, del settore bancario. Questo perché le banche sono le principali emittenti di obbligazioni a tasso variabile. Inoltre, gli ETF obbligazionari a tasso variabile su borsa italiana replicano le obbligazioni denominate in euro emesse nell'area euro, anche da società estere, e quelle emesse sul mercato statunitense, anche da emittenti non-US, denominate in dollari. In quest'ultimo caso, sono disponibili due versioni, a cambio aperto e a cambio coperto. Nel primo caso, il rendimento dell'investitore sarà dato sia dall'andamento del portafoglio di obbligazioni a tasso variabile, che dall'andamento del cambio EUR/USD. Quindi l'investitore si assume il rischio di cambio. In caso di ETF a cambio coperto, il rischio di cambio verrà ridotto con l'utilizzo di strumenti derivati, ma al rendimento del portafoglio in valuta estera, in questo caso il dollaro americano, dovrà essere sottratto il costo della copertura, che a oggi è di circa 1,5%-2% annuo.
Per come sono costituiti i portafogli degli ETF, sebbene si riduca il rischio di un rialzo dei tassi d'interesse, rimane sempre il rischio di credito e quindi una potenziale perdita di valore dovuta agli allargamenti degli spread creditizi, e in modo particolare del settore bancario.
I principali ETF obbligazionari a tasso variabile quotati su borsa italiana sono:
IE00BDRTCP90 - Invesco Euro Floating Rate Note
FR0012386696 - Lyxor Barclays Floating Rate Euro 0-7
LU1681041031 - Amundi Floating Rate USD Corporate - Hedged
LU1681040900 - Amundi Floating Rate USD Corporate
IE00BFZ11324 - Invesco USD Floating Rate Note
IE00BF11F458 - iShares $ Floating Rate - Hedged
IE00BZ048462 - iShares $ Floating Rate
LU1571052130 - Lyxor $ Floating Rate Note - Hedged
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