Gli investimenti alternativi sono investimenti che hanno una bassa correlazione con azioni e obbligazioni, e permettono di diversificare ulteriormente un portafoglio investito in classi di attivo tradizionali, migliorandone il profilo di rischio-rendimento. Gli investimenti alternativi, per loro definizione utilizzano strategie no convenzionali come utilizzare posizioni corte sui titoli, o investire in aziende non pubbliche. Data la loro differente strategia rispetto investimenti tradizionali, gli investimenti alternativi offrono la possibilità di aumentare ulteriormente la diversificazione di portafoglio, ottimizzandone il profilo di rischio/rendimento.
Gli investimenti alternativi riguardano gli investimenti nell'immobiliare, materie prime, hedge fund, private equity, venture capital e managed futures.
- settore immobiliare: gli investimenti nel settore immobiliare possono riguardare l'equity, investendo direttamente in immobili o indirettamente attraverso i REITs, oppure può riguardare la parte debitoria del mercato immobiliare, e quindi i mutui privati e commerciali investendo in Mortgage Backed Securities (MBS)
- materie prime: gli investimenti in materie prime possono essere fatti con investimenti "fisici", dove si acquista la materia prima, oppure attraverso investimenti con futures e altri derivati, dove si ottiene solo l'esposizione
- hedge fund: son fondi di investimento che utilizzano strategie non convenzionali, utilizzando posizione lunghe e corte con l'intento di generare rendimenti in tutti i contesti di mercato
- private equity: consiste nell'investire in società non quotate oppure di investire in società quotate e riportarle private, sistemarle livello finanziario, rilanciarle per poi uscire dall'investimento con una nuova quotazione o con una vendita.
- venture capital: consiste nell'investimento in start-up o comunque imprese in una fase di sviluppo precoce, sperando che l'azienda diventi leader del proprio settore.
- managed futures: si investe sul mercato dei future con algoritmi che adottano la strategia di trend-follower per seguire i trend che si creano, oppure l'esposizione è gestita discrezionalmente dal team di gestione.
Sebbene inizialmente gli investimenti alternativi erano disponibili sono ad investitori qualificati e particolarmente benestanti, oggi gli investimenti alternativi sono molto diffusi anche tra gli investitori retail, grazie anche alla diffusione dei fondi alternativi UCITS. Infatti dalla crisi finanziaria del 2008, anche gli investitori retail hanno cercato di trovare un'alternativa alla tradizionale allocazione di portafoglio in azioni e obbligazioni. le case di investimento tradizionali, come Blackrock, e le più importanti case di investimento alternativi, come Blackstone, hanno iniziato a commercializzare strategie alternative "liquide" attraverso fondi comuni di investimento e ETF.
In Italia per avere esposizione a investimenti alternativi, gli investitori possono utilizzare i fondi di investimento alternativi UCITS, offerti dalle principali case di investimento. I fondi alternativi, a differenza dei classici fondi comuni di investimento, sono strutturati come limited partnership. che in Italia corrisponde alla società in accomandita semplice. Il general partner, o socio accomandatario, è la società di investimenti, mentre il limited partner, o socio accomandate, è l'investitore. I fondi alternativi UCITS sono invece offerti alla clientela retail e vengono sottoscritti, rimborsati e negoziati come i fondi comuni di investimento. Non essendo legati ad un indice particolare, gli investimenti alternativi rientrano nella categoria absolute return, con l'obiettivo di generare rendimenti positivi in qualsiasi contesto di mercato.
A differenza degli investimenti tradizionali, gli investimenti alternativi presentano rischi derivanti dalla minore liquidità degli investimenti, periodi minimi di detenzione della quota del fondo, poca trasparenza, utilizzo della leva finanziaria e dall'investimento in start-up che potrebbero fallire.
Le commissioni di gestione sono nettamente più alte rispetto ai fondi comuni di investimento, con commissioni di gestione che si aggirano intorno al 2%, con un ulteriore 20% di commissioni di performance. In secondo luogo, le strategie utilizzate sono complesse, includendo derivati e posizioni corte, con l'obiettivo di generare rendimenti assoluti positivi in qualsiasi contesto di mercato, può avere performance relativamente negativa in mercati rialzisti, e allo stesso tempo non fornire una diversificazione adeguata, o comunque preventivata, durante mercati in forte calo. Infatti in periodi di panico, o durante crisi finanziarie, la correlazione tra le varie classi di attivo aumenta, rendendo difficile una diversificazione efficace.
Le commissioni di gestione sono nettamente più alte rispetto ai fondi comuni di investimento, con commissioni di gestione che si aggirano intorno al 2%, con un ulteriore 20% di commissioni di performance. In secondo luogo, le strategie utilizzate sono complesse, includendo derivati e posizioni corte, con l'obiettivo di generare rendimenti assoluti positivi in qualsiasi contesto di mercato, può avere performance relativamente negativa in mercati rialzisti, e allo stesso tempo non fornire una diversificazione adeguata, o comunque preventivata, durante mercati in forte calo. Infatti in periodi di panico, o durante crisi finanziarie, la correlazione tra le varie classi di attivo aumenta, rendendo difficile una diversificazione efficace.
Anche per gli investimenti alternativi è possibile utilizzare l'indice di Sharpe e l'indice di Sortino per avere sintetizzare i rendimenti coretti per il rischio. Questi risulteranno più alti rispetto alle classi di attivo tradizionali perchè investendo in strumenti illiquidi, la volatilità degli strumenti non è catturata nella sua totalità.
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