Passa ai contenuti principali

Obbligazioni high yield: cosa sono


Le obbligazioni high yield sono obbligazioni emesse da società considerate meno solide finanziariamente  rispetto alle emittenti investment grade. Le emittenti di obbligazioni high yield hanno una elevata leva finanziaria, flussi di cassa negativi, nessun vantaggio competitivo e prospettive di settore poco incoraggianti. Per questo motivo in passato le obbligazioni high yield erano chiamate obbligazioni spazzatura  (junk bonds). 

Data la natura e caratteristiche del proprio business, le emittenti in questa categoria hanno un rischio di default maggiore rispetto alle emittenti più solide. I meriti creditizi sono dati da agenzie di rating specializzate, le cui principali sono Standard&Poor's, Moody's e Fitch.

I rating speculativi sono quelli inferiori al BBB- e si delineano in:
  • BB:  l'emittente è meno vulnerabile nel breve termine di altri emittenti con rating inferiori, ma è esposta a condizioni finanziarie, economiche ed operative che in futuro potrebbero causare problemi nel rispettare i propri impegni finanziari 
  • B:  l'emittente è più  vulnerabile rispetto ad emittenti BB, ed è esposta a condizioni finanziarie, economiche ed operative che probabilmente causeranno problemi nel rispettare i propri impegni finanziari 
  • CCC: l'emittente è al momento vulnerabile, ed è dipendente da condizioni finanziarie, economiche ed operative favorevoli per  rispettare i propri impegni finanziari 
  • CC: l'emittente è al momento molto vulnerabile, il fallimento non è ancora avvenuto, ma lo si dà per certo 
I tassi di default delle obbligazioni high yield in media si assestano a circa il 4% secondo Standard & Poor's e Moody's, mentre invece per  le investment grade la percentuale è prossima allo 0. I tassi di default solitamente aumentano in corrispondenza di una recessione e diminuiscono in fasi di espansione economica. Ad esempio nelle recessioni del 2009 e 2001 i tassi di default per le obbligazioni speculative sono stati intorno al 10%. 

Chiaramente le percentuali variano a seconda del rating dell'emittente. In 20 anni i tassi cumulati di default sono (dati Standard & Poor's):
  • CCC/CC/C: superiore al 50%
  • B: circa il 30%
  • BB: circa il 20%
  • BBB: tra il 5 e 10%
  • AAA/AA/A: inferiore al 5%
Data la differenza dei tassi di default, le obbligazioni high yield hanno una maggiore sensibilità al rischio di credito che al rischio di tasso d'interesse. Il rischio di credito è misurato dal differenziale (spread) di rendimento di una obbligazione, solitamente  corporate, rispetto alle obbligazioni governative considerate prive di rischio, negli U.S.A. i treasury e in Europa il bund tedesco, con medesima scadenza.

Gli spread creditizi, e quindi le obbligazioni high yield, seguono il ciclo economico:
  • lo spread delle obbligazioni high yield tenderà a salire in prossimità di una recessione. Dato che la probabilità di default aumenta, l'investitore richieder un maggior rendimento per poter denetere l'obbligazione; 
  • durante una fase economica espansiva, gli spread delle obbligazioni high yield tenderanno a ridursi, in quanto la probabilità di default dell'emittente diminuisce, e di conseguenza il rendimento richiesto per detenere l'obbligazione high yield è minore.


FRED® Graphs ©Federal Reserve Bank of St. Louis. 2018. All rights reserved. All FRED® Graphs appear courtesy of Federal Reserve Bank of St. Louis. https://fred.stlouisfed.org/

Dato che gli gli spread di credito sono ciclici, come le azioni, i rendimenti delle obbligazioni high yield sono più legati ad attivi come l'azionario che all'obbligazionario. Quindi le obbligazioni high yield vengono inserite in un portafoglio obbligazionario per aumentare il rendimento totale del portafoglio e per avere esposizione al ciclo economico.


FRED® Graphs ©Federal Reserve Bank of St. Louis. 2018. All rights reserved. All FRED® Graphs appear courtesy of Federal Reserve Bank of St. Louis. https://fred.stlouisfed.org/


Le obbligazioni high yield, sebbene possano essere particolarmente attraenti in determinati contesti macroeconomici, presentano comunque rischi, oltre al rischio di credito,  che è bene considerare.  Il rischio di liquidità è particolarmente rilevante quando si investe in obbligazioni high yield. Il rischio di liquidità si riferisce alla possibilità di vendere l'obbligazione in grosse quantità al prezzo di mercato. Le obbligazioni high yield, a differenza delle obbligazioni governative, sono estremamente illiquide. In un periodo di forte volatilità, l'investitore con in portafoglio un'obbligazione high yield, potrebbe non riuscire a vendere per mancanza di compratori, o in alternativa, potrebbe vendere ma ad un prezzo che non riflette il valore dell'obbligazione. Il rischio di liquidità è particolarmente rilevante negli ETF che replicano l'andamento dell'indice delle obbligazioni high yield, in quanto sebbene l'ETF si ritenga uno strumento liquido, l'ETF può essere liquido solo quanto è liquido il sottostante. Nel caso delle obbligazioni high yield, è bene tener presente il possibile problema di liquidità durante periodi di forte volatilità.


Ti potrebbe interessare anche:

Agenzie di rating e credit rating
Obbligazioni corporate: cosa sono?
High yield europei: siamo arrivati alla frutta?


Commenti

Post popolari in questo blog

AFI (banca)

 Nella terminologia bancaria, il termine  AFI  rappresenta le attività fruttifere di interessi, ovvero quelle attività bancarie che fruttano un tasso di interesse alla banca, come ad esempio i finanziamenti concessi, i titoli di credito detenuti in bilancio ed altre poste dell'attivo fruttifere di interessi. Ti potrebbe interessare anche: MINT (banca) MINTM (banca)

Tiraggio (linea di credito)

Il tiraggio della linea di credito è il termine utilizzato per indicare l'utilizzo, parziale o totale, della linea di credito messa a disposizione dalla banca. A seguito del tiraggio della linea di credito , le risorse finanziarie vengono messe a disposizione, come da condizioni contrattuali. Ti potrebbe interessare anche: Linea di credito committed Linea di credito a revoca (uncommitted) Linea di credito stand-by Linea di credito rotativa (revolving)

Scar da op capitale

 In finanza, scar da op capitale è la terminologia solitamente utilizzata per descrivere lo scarico da operazione sul capitale, ovvero la variazione in negativo della quantità di titoli posseduta a fronte di operazioni sul capitale che solitamente riguardano uno split (frazionamento) o reverse split (raggruppamento). Ti potrebbe interessare anche: Car da op capitale Split (azioni - borsa - finanza) Reverse split (azioni - borsa - finanza)